Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Visita a Gesù Eucaristia (Giovedi)

Gesù, liberami dalla febbre delle cose terrene!
Gesù, appena uscito dalla sinagoga, si recò insieme a Giacomo e Giovanni, nella casa di Simone e di An­drea.
Or la suocera di Simone era a letto colpita da una grande febbre, e subito lo pregarono per lei.
Egli la vide a letto e, avvicinatosi, si chinò verso di lei e la sollevò, prendendola per la mano; poi comandò alla febbre e la febbre sparì, sicché, alzatasi all’istante, si mise a servirli.


A GESU’
O mio Gesù, quando penso che tu in quell’Ostia consacrata sei lo stesso onnipotente Signore, che co­mandò alla febbre di quella donna di lasciarla al­l’istante e all’istante la lasciò, mi sento pieno di confi­denza nel tuo potere e, come un povero febbricitante, ti prego di guarirmi!.
La mia febbre, lo sai, è l’attaccamento a questa terra ed a tutto ciò che è terreno. La mia febbre, per usare le parole del tuo servo Ambrogio, è l’egoismo, la lussuria, l’ambizione, l’iracondia.
Le cose materiali mi attraggono e mi distraggono. Vorrei pensare solo a te, ed ecco che esse mi di­sturbano; vorrei amare solo te, ma ecco che esse mi entrano nel cuore e ti rubano il posto.
È una febbre perniciosa che ho in gran parte ere­ditato da questa mia natura umana: «Peccatore mi ha concepito mia madre» (Salmo 50).
Ma tu puoi guarire la mia febbre come la guaristi in migliaia di Santi, innamorati in tal modo della tua santa Eucarestia che, instancabili, si trattenevano da­vanti a te giorno e notte, dimentichi del mondo, delle sue attrattive e fin di se stessi, pervasi dalla febbre eu­caristica.
Suvvia, Gesù; un po’ anche a me di questa febbre: questa desidero, questa solo voglio.
Toglimi quell’altra febbre che è .conseguenza del peccato e guariscimi, come guaristi la suocera di Pie­tro, cosicché anch’io possa all’istante servirti, tra la gioia dei fedeli, l’utilità della tua Chiesa e il sorriso degli angeli.

A MARIA
O Vergine Madre, salute degli infermi, ho visto molte mamme vegliare pazientemente giorno e notte presso i loro figli febbricitanti.
È quello che chiedo oggi a te, Madre mia, piena di bontà.
lo sono un tuo figlio ammalato di una febbre che è diventata quasi cronica. Sono anni che la sento e cerco di curarla, ma senza profitto.
Questa terra, con le sue attrattive ingannatrici, le sue gioie caduche mi attira, mi infiamma fino al deli­rio, tanto che, pur vedendo ciò che è bene, ciò che devo fare, finisco per seguire il male, rendendomi schiavo della terra.
O Maria, ti prenda pietà del mio stato. Siimi ma­dre paziente e premurosa. Assistimi, guariscimi… Dammi ali d’amore per volare, come angelica far­falla, verso il mio unico e vero bene, Gesù nel santis­simo Sacramento dell’Altare

PROPOSITO
Ascolterò le buone ispirazioni di Gesù che sono le medicine con le quali egli cerca di distaccarmi dalle mie malattie spiriturali.

COMUNIONE SPIRITUALE
Vieni, vieni, Gesù mio, Nel possesso del mio cuore, Tutto infiammalo d’amore, onde viva sol per te. (pausa) Come giunto al cuor ti stringo, o celeste e amato sposo, in te sol trovo riposo, nell’amarti sta il mio ben.
Come gli apostoli con lo sguardo fisico vedevano solo la carne di Cristo ma credevano che egli era Dio, così anche noi vedendo pane e vino con gli occhi del corpo, ferma­mente crediamo che il suo SS. Corpo e Sangue sono veri. (S. Francesco d’Assisi)



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