Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

L'immagine della Divina Misericordia

L’immagine rappresenta il Cristo risorto con i segni della crocifissione nelle mani e nei piedi.

Dal Cuore trafitto, non visibile nel quadro, escono due raggi: rosso l’uno e pallido l’altro. Gesù Cristo sul significato dei raggi ha dato la seguente spiegazione: Il raggio pallido rappresenta l’Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime…
Entrambi i raggi uscirono dall’intimo della mia misericordia, quando sulla croce il mio cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia (132). In altre parole, questi due raggi rappresentano sia i sacramenti che la Chiesa, nata dal Cuore trafitto di Gesù Cristo, come pure i doni dello Spirito Santo il cui simbolo biblico è proprio l’acqua. Beato colui che vivrà alla loro ombra, - dice Gesù - poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio (132).
L’immagine, quindi, raffigura la grande misericordia di Dio che è stata rivelata nel mistero pasquale di Cristo e si attua pienamente nella Chiesa tramite i sacramenti. Essa ha ruolo di un recipiente dal quale si attingono le grazie e nello stesso tempo è segno che ricorda ai fedeli la necessità di avere fiducia in Dio e misericordia verso il prossimo. L’atteggiamento di fiducia viene rammentato dalle parole scritte sotto l’immagine: Gesù, confido in Te! L’immagine stessa, secondo le parole di Gesù, deve ricordare le esigenze della Mia misericordia, poiché anche la fede Più forte, non serve a nulla senza le opere (278).
Il culto di questa immagine consiste nella preghiera fiduciosa unita alle opere di misericordia. A tale culto Gesù ha legato le seguenti promesse: la grazia della salvezza, grandi progressi sulla via della perfezione cristiana, la grazia della morte santa, nonché tutte le altre grazie e i benefici terreni richiesti con fiducia dagli uomini.
Dice il Signore: Porgo agli uomini il recipiente, col quale debbono venire ad attingere le grazie alla sorgente della misericordia.
Il recipiente è quest’ Immagine con la scritta: Gesù, confido in Te (141). Attraverso questa immagine concederò molte grazie alle anime, perciò ogni anima deve poter accedere ad essa (227). Prometto che l’anima, che venererà quest’immagine, non perirà. Prometto Pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come mia gloria (26).
Le fiamme della misericordia mi bruciano, desidero riversarle sulle anime degli uomini. Oh, che dolore mi procurano quando non vogliono accettarle!… Dì all’umanità sofferente che si stringa al mio cuore misericordioso e io la colmerò di pace (374). L’umanità non troverà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia misericordia (132).
Figlia mia, parla al mondo della Mia misericordia. Che conosca tutta l’umanità la Mia insondabile misericordia. Questo è un segno per gli ultimi tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia. Fintanto che c’è tempo ricorrano alla sorgente della Mia misericordia, approfittino del Sangue e Acqua scaturiti per loro (309). Prima che io venga come Giudice giusto, spalanco la porta della Mia misericordia. Chi non vuole Passare attraverso la porta della Misericordia, deve passare attraverso la porta della Mia giustizia (390).
(Tratto dal “Diario” di Santa Faustina Kowaslka)

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