Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Le eresie

Malgrado la salda organizzazione della Chiesa nascente, fin dai primi secoli emersero fra le varie comunità differenze di opinioni e di interpretazione dei Vangeli che dettero origine a gravi dissensi e contrasti.

La retta fede (ortodossia, dal greco orthòs= giusto, retto e doxa= opinione) non ammetteva deviazioni (eresie): per questo gli eretici vennero allontanati dalle comunità e contrastati. Una delle eresie più diffuse fu quella di Ario (280-336), un prete alessandrino che negava la divinità di Cristo, sostenendo che egli era soltanto un uomo di virtù eccezionali e non Dio fatto uomo.
Per combattere la dottrina di Ario, quando ormai il Cristianesimo era religione ammessa dallo Stato, venne riunito nel 325 a Nicea il primo concilio ecumenico(cioè universale), al quale furono invitati a partecipare tutti i vescovi dell’Oriente e dell’Occidente alla presenza dell’imperatore Costantino.
Malgrado la condanna da parte del concilio, l’arianesimo si diffuse soprattutto fra i Goti del Danubio e le vicine popolazioni barbare.

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