Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Preghiera a Maria per il 23 di Maggio

La Mia più bella invenzione

La Mia più bella invenzione, dice Dio, è Mia Madre.
Mi mancava una Mamma e l’ho fatta.
Ho fatto Mia Madre prima che ella facesse Me.
Era più sicuro.
Ora sono veramente un Uomo come tutti gli uomini.
Non ho più nulla da invidiar loro,
 poiché ho una Mamma. Una vera. Mi mancava.
Mia Madre si chiama Maria, dice Dio.
La sua anima è assolutamente pura e piena di grazia.
Il suo corpo è vergine e pervaso da una luce tale
che sulla terra mai mi sono stancato di guardarla,
di ascoltarla, di ammirarla.
E’ bella Mia Madre, tanto che lasciando gli splendori del Cielo, non Mi sono trovato sperduto vicino a lei.
Eppure so bene, dice Dio, che sia l’essere portato dagli angeli; beh, non vale le braccia d’una Mamma, credetemi.
Maria Mia Madre è morta, dice Dio.
Dopo che Io ero risalito verso il Cielo, ella Mi mancava,
Io le mancavo.
Ella Mi ha raggiunto, con la sua anima, con il suo corpo,
direttamente.
Non potevo fare diversamente. Era necessario.
Era più conveniente.
Le dita che hanno toccato Dio non potevano immobilizzarsi.
Gli occhi che hanno contemplato Dio
non potevano restar chiusi.
Le labbra che hanno baciato Dio non potevano irrigidirsi.
Quel corpo purissimo che aveva dato un corpo a Dio
non poteva marcire mescolato alla terra...
non ho potuto, non era possibile, Mi sarebbe costato troppo.
Ho un bell’essere Dio, sono suo Figlio, e comando Io.
E poi, dice Dio, l’ho fatto anche per gli uomini Miei fratelli.
Perché abbiano una Mamma in Cielo.
Una vera, una di loro, corpo ed anima. La Mia.
E’ cosa fatta. Ella è con Me, dall’istante della sua morte.
La sua Assunzione, come dicono gli uomini.
La Madre ha ritrovato il Figlio ed il Figlio la Madre.
Corpo ed anima, l’Uno accanto all’Altra, per l’eternità.
Se gli uomini intuissero la bellezza di questo mistero!
L’hanno finalmente riconosciuto ufficialmente.
Il mio rappresentante sulla terra, il Papa,
l’ha proclamato solennemente.
Fa piacere, dice Dio, veder apprezzati i propri doni.
Da tanto tempo il popolo cristiano aveva presentito questo grande mistero del Mio amore filiale e fraterno...
Ed ora l’utilizzino maggiormente, dice Dio!
In Cielo hanno una Mamma che li segue con gli occhi,
con i suoi occhi di carne.
In Cielo hanno una Mamma che li ama con tutto il cuore, con il suo cuore di carne.
E questa Mamma è la Mia,
che Mi guarda con gli stessi occhi,
che Mi ama con lo stesso cuore.
Se gli uomini fossero furbi, ne approfitterebbero,
dovrebbero ben sospettare che Io non posso rifiutarle nulla...
Che volete, è Mia Madre. Io l’ho voluto. Non Me ne pento.
L’Uno di fronte all’Altra, Corpo ed Anima, Madre e Figlio.
Eternamente Madre e Figlio...

    M. Quoist

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