Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Terza domenica d’Avvento anno B

TERZA DOMENICA DI AVVENTO ANNO B
Antifona d'ingresso
Rallegratevi sempre nel Signore:
ve lo ripeto, rallegratevi,
il Signore è vicino. (Fil 4,4.5)



Dal libro del profeta Isaìa  Is 61,1-2.10-11
Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
a promulgare l’anno di grazia del Signore.
Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
mi ha avvolto con il mantello della giustizia,
come uno sposo si mette il diadema
e come una sposa si adorna di gioielli.
Poiché, come la terra produce i suoi germogli
e come un giardino fa germogliare i suoi semi,
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutte le genti.

Salmo Lc 1
La mia anima esulta nel mio Dio. (
salmo cantato scarica  mp3   pdf )
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.

Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési   1Ts 5,16-24
Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male.
Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (gv 1,6-8.19-28)

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Meditazione

 In questa terza settimana di avvento incontriamo di nuovo la figura di Giovanni, sta scritto infatti che egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Quanto insegnamento in queste poche parole! Con il suo atteggiamento egli ci indica la strada da seguire. Così come lui si è fatto testimone della luce così anche noi dobbiamo fare altrettanto. Dobbiamo testimoniare al mondo la venuta di Gesù, un Gesù che è già in mezzo a noi ma che ancora non conosciamo. Perchè Gesù si nasconde dietro il povero che tende la mano in cerca di una monetina, si nasconde dietro il nostro vicino di casa, dietro una persona malata rifiutata dal mondo. Egli è già presente in mezzo a noi, e compito del cristiano è aiutare i propri fratelli a riconoscerlo e a seguirlo. Giovanni ci insegna ad avere un cuore che testimonia, lui che si è dichiarato:" voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». 
Ogni cristiano è chiamato ad essere voce che grida nel deserto. Il deserto che ci circonda è più vasto di quello in cui si trovava Giovanni. E' un deserto che si fa intorno a noi quando ci scontriamo con il rifiuto di Dio e di Gesù, quando parliamo inutilmente. E' un deserto fatto di derisioni, parole offensive, un deserto che comprime il cuore fino a farlo sanguinare, per questo l'avvento ritorna ogni anno puntuale a ricordarci di essere voci che gridano insieme.




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