Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 18 giugno 2014

Antifona d'ingresso
Ascolta Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)

Secondo libro dei Re 2,1.6-14.
In quei giorni, volendo Dio rapire in cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo.
Elia gli disse: "Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano". Quegli rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". E tutti e due si incamminarono.
Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono a distanza; loro due si fermarono sul Giordano.
Elia prese il mantello, l'avvolse e percosse con esso le acque, che si divisero di qua e di là; i due passarono sull'asciutto.
Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: "Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te". Eliseo rispose: "Due terzi del tuo spirito diventino miei".
Quegli soggiunse: "Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso".
Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo.
Eliseo guardava e gridava: "Padre mio, padre mio, cocchio d'Israele e suo cocchiere". E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi.
Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano.
Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: "Dove è il Signore, Dio di Elia?". Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall'altra parte.

Salmi 31(30),20.21.24.
Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
ne ricolmi chi in te si rifugia
davanti agli occhi di tutti.

Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dalla rissa delle lingue.

Amate il Signore, voi tutti suoi santi;
il Signore protegge i suoi fedeli
e ripaga oltre misura l'orgoglioso.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,1-6.16-18.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto,
perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Meditazione del giorno
Beato John Henry Newman (1801-1890), sacerdote, fondatore di una comunità religiosa, teologo
Discorso « Times of Private Prayer », PPS, t. 1, n° 19
 
“Quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto”
 
    Quanti cercano il Dio invisibile lo cercano nel loro cuore e nei loro segreti pensieri, non nel chiasso delle parole, come se fosse lontano da loro. Hanno l’abitudine di ritirarsi là dove nessun occhio umano li vede; là, umili e pieni di fede, possono incontrare colui che sta “vicino alla loro strada, al loro letto e che vede tutte le loro azioni”. E Dio, “che vede nel segreto” li ricompenserà l’ultimo giorno. La preghiera fatta nel segreto, secondo la volontà di Dio, è custodita come un tesoro nel Libro dei viventi (Sal 69,29). Forse che tale preghiera quaggiù ha chiesto una risposta e non l’abbia ottenuta? Forse chi l’ha formulata l’ha anche dimenticata ed il mondo non l’ha mai conosciuta? Ma Dio, lui se la ricorda sempre;  e l’ultimo giorno, quando i libri saranno aperti (Dan 7,10 ; Ap 20,12), questa preghiera sarà rivelata e ricompensata davanti al mondo intero…

    Sappiamo bene che dovremmo, in certo senso, restare in preghiera e meditazione tutto il giorno (Lc 18,1) ; ma.. dobbiamo pregare in maniera precisa in certe ore del giorno? … Anche se ore e formule precise non sono in assoluto necessarie per la preghiera individuale, esse sono tuttavia di grande aiuto, piuttosto sono raccomandate da nostro Signore quando dice: “Quando preghi, entra nella tua camera …” Anche nostro Signore aveva dei momenti privilegiati di comunione con Dio. I suoi pensieri erano un servizio divino continuamente offerto al Padre, ma leggiamo che “salì sul monte, solo, a pregare” e “passò la notte in orazione” (Mt 14,23; Lc 6,12).

    Bisogna insistere sul dovere di rispettare momenti precisi di preghiera individuale, perché in mezzo ai problemi e alle tensioni della vita tendiamo spesso a trascurarli, mentre questo dovere è molto più importante di quanto si pensi abitualmente, anche fra coloro che lo compiono. 




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