Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 3 giugno 2014

Antifona d'ingresso
Esultano in cielo i santi martiri,
che hanno seguito le orme di Cristo;
per suo amore hanno versato il sangue
e si allietano per sempre nel Signore.
 
 
 Atti degli Apostoli 20,17-27.
In quei giorni, da Mileto Paolo mandò a chiamare subito ad Efeso gli anziani della Chiesa.
Quando essi giunsero disse loro: "Voi sapete come mi sono comportato con voi fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia e per tutto questo tempo:
ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e tra le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei.
Sapete come non mi sono mai sottratto a ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle vostre case,
scongiurando Giudei e Greci di convertirsi a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù.
Ed ecco ora, avvinto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme senza sapere ciò che là mi accadrà.
So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni.
Non ritengo tuttavia la mia vita meritevole di nulla, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di rendere testimonianza al messaggio della grazia di Dio.
Ecco, ora so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunziando il regno di Dio.
Per questo dichiaro solennemente oggi davanti a voi che io sono senza colpa riguardo a coloro che si perdessero,
perché non mi sono sottratto al compito di annunziarvi tutta la volontà di Dio."

Salmi 68(67),10-11.20-21.
Pioggia abbondante riversavi, o Dio,
rinvigorivi la tua eredità esausta.
E il tuo popolo abitò il paese
che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero.

Benedetto il Signore sempre;
ha cura di noi il Dio della salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva;
il Signore Dio libera dalla morte.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 17,1-11a.

In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te.
Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.
Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare.
E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola.
Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te,
perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi.
Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro.
Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».


Meditazione del giorno
San Cirillo d'Alessandria (380-444), vescovo e dottore della Chiesa
Commento al Vangelo di Giovanni, 4,2
 
“Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, egli darà la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato”
    “Muoio per tutti – dice il Signore – per dare la mia vita a tutti, ho fatto della mia carne il riscatto per la carne di tutti. Poiché la morte sarà messa a morte dalla mia morte e la natura umana che era caduta risorgerà con me. Per questo sono diventato uno come voi, cioè un uomo della discendenza di Abramo, per ‘essere in tutto simile ai fratelli’” (Eb 2,17)… Infatti non potevano essere vinti in altro modo, né il demonio che aveva in suo potere la morte, né la morte stessa; occorreva che Cristo si offrisse per tutti noi, uno solo in riscatto per tutti; perché era al di sopra di tutti. Perciò nei salmi si dice che si è offerto per noi a Dio suo Padre come vittima senza macchia: “Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. Allora ho detto: Ecco, io vengo” (Sal 40,7; Eb 10,5)…

    Impariamo dalle sue stesse parole che Cristo ha offerto la sua carne per la vita del mondo: “Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato” e ancora: “per loro io consacro me stesso” Gv 17,11.19)… In altre parole: “Mi offro in sacrificio purissimo e di soave fragranza”  (cfr Gen 8,21 ; Ef 5,2). Secondo la Legge infatti quanto era portato sull’altare veniva consacrato e chiamato sacro o santo. Cristo ha dato il suo corpo per la vita di tutti ed in cambio ha trasmesso la sua vita a noi… Quando il Verbo di Dio, la sua Parola che dà vita, ha abitato nella nostra carne, l’ha ristabilita nel bene che aveva in sé, cioè nella vita. 



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