Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 2 dicembre 2014

 Martedì della I settimana di Avvento

Antifona d'ingresso
Il Signore verrà,
e tutti i santi con lui:
in quel giorno splenderà una grande luce. (cf. Zc 14,5.7)
 
 
Libro di Isaia 11,1-10.
In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà.
La vacca e l'orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la saggezza del Signore riempirà il paese come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli, le genti la cercheranno con ansia, la sua dimora sarà gloriosa.

Salmi 72(71),1-2.7-8.12-13.17.
Dio, dà al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.

Nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.
E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

Egli libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra
e tutti i popoli lo diranno beato.

+ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,21-24.
In quel tempo, Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.
Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.
Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono». 
 
 
O M E L I E
a cura di
Qumran2.net
 
Monaci Benedettini Silvestrini
I segreti rivelati ai piccoli

Capita di frequente e a molti di ritenere che la scienza e la sapienza di questo mondo ci possano spalancare tutte le porte del sapere anche quelle del cielo. Non accade però mai così, anzi il Signore smentisce categoricamente questa umana presunzione e, esultando nello Spirito Santo, afferma: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto». Essere "piccoli" agli occhi di Dio significa adornarsi di quella interiore semplicità, che rende disponibili all'ascolto e docili e pronti ad eseguire la volontà di Dio. I piccoli vivono in purezza e semplicità di cuore, si nutrono di fede, accettano i doni di Dio e a questi conformano la propria vita. Così viene loro rivelata l'essenza stessa di Dio, il suo infinito amore di Padre, manifestato in Cristo. Vivono nello splendore di Dio e conseguono la santità. Sono invece frequenti le presunzioni umane, quelle che ci inducono a voler guardare Dio e le cose di Dio, solo con la ragione umana; così ci si autocondanna ad un inevitabile naufragio della fede, che sconfina spesso nel naufragio della vita. La vera dottrina, la vera sapienza, quella che viene dallo Spirito Santo, ci consente di varcare i confini del mondo e ci proietta verso le verità ultime, oggetto della nostra fede e della nostra speranza, della nostra attesa...



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