Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

San Pietro apostolo

Pietro: il suo nome è Simone, ma Gesù lo chiama Cefa (Pietro, in aramaico), con lui Gesù stabilisce rapporti più stretti e preferenziali. Per lui compie il miracolo della pesca.

« Un giorno mentre le turbe si affollavano intorno a Lui per ascoltare la parola di Dio ed Egli se ne stava presso il lago di Genesaret, vide due barche ferme in riva al lago, dalle quali erano scesi i pescatori per lavare le reti. E, salito su di una barca che era quella di Simone, lo pregò di allontanarsi un poco da terra. E stando a sedere si mise ad ammaestrare le turbe dalla barca. E finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e calate le vostre reti per la pesca». E Simone gli rispose: «Maestro, pur avendo lavorato tutta la notte, non abbiamo preso nulla; però sulla tua parola getterò la rete». E fatto che ebbero questo, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. Allora fecero segno ai compagni che erano in altra barca che venissero ad aiutarli. E vennero, e riempirono tutte e due le barche, al punto che quasi affondavano. Veduto ciò Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Allontanati da me, Signore, perché io sono uomo peccatore». Egli, infatti, e quanti si trovavano con lui erano rimasti stupefatti per la pesca dei pesci che avevano fatta, e lo stesso era avvenuto a Giacomo ed a Giovanni, figliuoli di Zebedeo, compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: «Non temere, da ora innanzi sarai pescatore di uomini». E tirate a riva le barche, abbandonata ogni cosa, lo seguirono. » (Lc 5,1-11)

 Questo miracolo è il segno che serve a Pietro per abbandonarsi completamente a Gesù. Ma egli è un uomo e nel suo cammino al fianco del Maestro, non sarà sempre fedele. Anzi nel momento della prova lo rinnegherà tre volte. Questo tradimento, però, servirà a rafforzare la sua fede. Il pianto che prorompe dal suo cuore, dopo aver negato di conoscerlo, è l'inizio della sua conversione definitiva.

Egli deve essere forte perchè diventerà il punto di riferimento della prima comunità cristiana.


Gli apostoli sono uomini come noi, Gesù non li sceglie perchè sono perfetti, Pietro ha paura, ma quanti di noi hanno paura? Gesù ci chiama a seguirlo, noi per un pò andiamo, ma quando dobbiamo confessare di conoscerlo lo rinneghiamo. Temiamo il giudizio della gente... Solo la consapevolezza che ciò che facciamo è sbagliato e solo il pianto del pentimento, potranno rafforzare la nostra fede e permetterci di proseguire a fianco del Maestro senza paura e senza vergogna.



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