Chi sono questi miti che erediteranno la terra?
Nell’Antico Testamento Mosè “era molto più mite di ogni uomo che è sulla terra” (Nm 12, 3) e nel Nuovo Testamento Gesù si presenta “mite e umile di cuore” (Mt 11,29; cfr Mt 21,5). Il mite è colui che realizza in sé l’esortazione del salmo 37,7-11:
“Stà in silenzio davanti al Signore e spera in lui; non irritarti per chi ha successo, per l’uomo che trama insidie. Desisti dall’ira e deponi lo sdegno, non irritarti: faresti del male, poiché i malvagi saranno sterminati, ma chi spera nel Signore possederà la terra”.Il mite non è colui che si arrende o si lascia sopraffare, non è colui che accetta passivamente senza reagire, anche Gesù si dichiara mite eppure caccia i venditori dal tempio, con forza e decisione. Essere miti non significa essere vigliacchi o aver paura di agire, ma è il rifiutare “l’occhio per occhio e dente per dente”, ( Gandhi diceva < < occhio per occhio…. E si diventa ciechi>>), è operare per la non violenza anche quando il desiderio di dare un pugno in faccia a chi ci offende, è più forte di tutto.
Il mite è beato quando rispetta come un fratello anche chi sbaglia. Il mite è beato perché sa che nella lotta contro il male e la falsità, la vittoria di Dio è certa. Per questo lotta con la serena e gioiosa coscienza di chi si sente sostenuto da Dio.
Il mite, è beato quando sa che può usare la forza ma non vuole, può colpire ma…trova altre soluzioni: nel privato..perdona…nelle relazioni internazionali…usa diplomazia e dialogo
È questo l’uomo che conquisterà la terra con mitezza, perché la riceverà come un dono d’eredità da Dio, il vero Signore del mondo.