"Se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la nostra fede" (1 Cor 15,14)
Gesù risorto, con le sue apparizioni, conferma che la sua vita continua presso Dio. Nella sua risurrezione non solo hanno risposta i desideri e le attese di ogni uomo riguardo la possibilità di una vita ultraterrena , ma si mostra con chiarezza che quello che Gesù ha realizzato rimanda al suo essere non solo vero uomo, ma anche vero Dio.
Alla luce della risurrezione si ha la vera comprensione di tutti i gesti e gli insegnamenti di Gesù, del suo legame con il Padre, dell’autorità con cui si rapporta alla legge ebraica e rimette i peccati, dei suoi miracoli. Gesù è Dio venuto nella storia, coloro che riconoscono ciò si confrontano con il modello di uomo da lui proposto, e tentano di realizzare il Regno di Dio di cui ha parlato.
Gesù è Dio venuto nella storia per salvare l’uomo… da cosa?
-Dal non senso: l’uomo non è sulla terra per caso, ma perchè Dio lo ha voluto e amato;
-dalla paura della morte: l’uomo risorgerà;
-dall’angoscia del peccato: l’uomo è perdonato da Dio;
-dall’incertezza:all’uomo è indicata la via da seguire;
-dall’egoismo e dalla solitudine: l’uomo è chiamato a nuovi rapporti con gli altri;
-dalla schiavitù del potere e del denaro: l’uomo vale per se stesso e non per il riconoscimento degli altri o per ciò che ha.
Gesù dona all’uomo la salvezza e gli affida un compito: quello di realizzare pienamente la propria umanità nell’apertura a Dio e agli altri. Ogni cristiano deve seguire Gesù non per dovere, ma nella convinzione che solo in quella sequela si realizza veramente la propria umanità, e dunque la propria felicità.
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