Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

L'Ebraismo

Nell'ebraismo, i credenti affermano che Dio ha parlato all'uomo (in particolare ad Abramo, a Mosè e ai profeti e che questa rivelazione è contenuta nel libro sacro: la Bibbia.

 Per ebraismo si intende la religione del popolo ebraico. Quel popolo, cioè, che si è formato circa 4000 anni fa con le parole rivolte da Dio ad Abramo. Sono di religione ebraica la maggior parte degli ebrei di nascita, residenti in Israele. Si trovano però numerose comunità ebraiche anche in America e in Europa.
Due sono i simboli della religione ebraica: la stella del re Davide, (il logo in alto) così chiamata perchè ricorda lo scudo di Davide e rappresenta l’unione tra Dio e l’uomo, questa immagine si trova anche nella bandiera dello stato d’Israele, e la menorah ossia il candelabro a sette bracci che sta ad indicare i sette giorni della creazione e la capacità di Dio di vedere ogni cosa, come se avesse sette occhi. Il fondatore di questa religione è Abramo dal quale nacque Isacco che diede vita a Giacobbe, dai dodici figli di Giacobbe nacquero dodici tribù che furono riunite in un solo popolo con il nome d’Israele, termine che significa:”Dio combatte con te”.
Il testo sacro è la Bibbia che per gli ebrei è costituita da tre raccolte di libri: la Torah (la legge), i Nebiim (i profeti), i Ketubim (gli scritti). Un testo molto importante è considerato anche il Talmud (l’insegnamento) che è un commento alla Bibbia fatto da autorevoli rabbini.

Nella Bibbia ebraica troviamo, la rivelazione del nome proprio di Dio, il termine JHWH, a Mosè sul monte Sinai. Si tratta del tetragramma divino, cioè della trascrizione delle sole consonanti del nome di Dio. Le vocali vengono tralasciate perchè è proibito per gli ebrei nominare il nome di Dio. Dio infatti è così grande che, per rispetto, non può essere chiamato per nome dall’uomo. Al posto di tale termine gli ebrei leggono Adonai che significa Signore. La parola JHWH deriva dal verbo essere, e può essere tradotta con ” io sono colui che sono “, che significa che Dio è il Signore della vita.

La religione ebraica professa la fede in un Dio unico e uno: unico perchè non c’è altro Dio come Lui; uno perchè non v’è altro Dio all’infuori di Lui. Le parole -chiave della dottrina ebraica sono: liberazione, alleanza, creazione, e terra promessa. Gli ebrei credono che JHWH, il Dio che li ha salvati e liberati dalla schiavitù egiziana, e che ha voluto stringere con il suo popolo un’alleanza, un patto di fedeltà e di amore, è anche il Dio creatore del mondo. Egli ha promesso la venuta del Messia per instaurare definitivamente tra gli uomini il suo regno di pace, giustizia e amore.

Gli uomini sono chiamati ad ascoltare e a meditare la Parola di Dio scritta nella Bibbia, a fare memoria delle grandi opere e meraviglie compiute da Dio in mezzo al suo popolo, a osservare i comandamenti e i precetti scritti nella Torah.
I fedeli di questa religione, pregano Dio tre volte al giorno: al mattino,al pomerigigo, alla sera.
Il luogo di preghiera è la sinagoga, originariamente pensata come casa per le riunioni e lo studio della Torah è diventata, dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme avvenuta nel 70 d.C. per mano dei Romani, anche spazio per le celebrazioni.

Il Sabato (Shabbat): è il giorno in cui cessa ogni lavoro perchè si fa memoria del riposo di Dio, ed è un tempo dedicato alla preghiera e alla vita familiare.
I rabbini sono i maestri della legge e capi religiosi delle comunità ebraiche essi presiedono le funzioni religiose.
Le feste principali del calendario ebraico sono la Pasqua (Pesach), in occasione della quale si fa memoria della liberazione dalla schiavitù d’Egitto; la Pentecoste (Shavuot) sette settimane dopo Pasqua per ricordare l’alleanza di Dio con il suo popolo sul monte Sinai, la festa dell’anno nuovo (Rosh Hashanah), che è il capodanno ebraico in cui si festeggia il “compleanno” del mondo, la festa delle capanne (Sukkot) in cui si costruiscono tende ricoperte di paglia e foglie per ricordare la permanenza degli ebrei nel deserto, il giorno dell’espiazione (Yom Kippur), in cui ogni ebreo chiede perdono per i propri peccati attraverso la preghiera, il pentimento e il digiuno.


Le tappe fondamentali della vita religiosa dell’ebreo sono: la nascita di un bambino che rappresenta l’obbedienza al comando di Dio:”Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra” (Genesi 1,28)
La cerimonia del bar mitzvah: a 13 anni il ragazzo entra nella maggiore età religiosa. Con questa celebrazione assume i diritti e i doveri religiosi e sociali, tra cui lo studio della Torah. Il matrimonio che risponde alla parola di Dio:”Non è bene che l’uomo sia solo (genesi 2,18).
 
La fede e la preghiera ebraica

Ascolta Israele: il Signore è nostro Dio, il Signore è uno...

Il testo fondamentale della fede ebraica è lo Shemà Israel (Ascolta Israele), è la parte centrale della preghiera quotidiana, recitata alla mattina e alla sera.
Sono parole tratte dalla Torah e precisamente dal libro del Deuteronomio e sono considerate sacre perchè ispirate da Dio.
[4]Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. [5]Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. [6]Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; [7]li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. [8]Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi [9]e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
(Deuteronomio 6,4-9)
Come vediamo questo testo inizia con l’ascolto perchè la fede nasce dall’ascolto di Dio e della sua Parola e consiste nel riconoscere l’unico Dio come Signore della propria vita.
La fede è anche rapporto di amicizia e d’amore e il credente è chiamato ad amare Dio con tutto il cuore, l’anima e le forze.
Amare Dio significa condurre una vita secondo la sua volontà. I comandamenti e i precetti non sono obblighi restrittivi della libertà dell’uomo ma modello per una vita giusta, felice e ricca di significato. Ecco perchè bisogna farli diventare parte integrante della propria vita e tramandarli come patrimonio spirituale ai figli e ai figli dei propri figli.
L’anima della preghiera ebraica è la benedizione (berakah). L’uomo, di fronte a Dio, può solo avere ammirazione per le sue opere e per i suoi doni e quindi provare nei suoi confronti sentimenti di ringraziamento e di lode. Così, prima di nutrirsi del pane, l’ebreo prega:”Benedetto sei tu, Signore nostro Dio, re dell’universo, che produci il pane della terra”; utilizzando un profumo:”Benedetto sei tu, Signore, che crei erbe profumate”; leggendo e meditando la Bibbia:”Benedetto sei tu, Signore nostro, re dell’universo, che ci hai dato la Torah della verità e hai piantato in mezzo a noila vita eterna”. E così per le altre cose.
Preghiera di benedizione
Dio che benedicesti
i nostri padri
benedicesti Abramo
e Isacco e Giacobbe,
benedici noi tutti e benedici
tutto Israele.
Benedici, Ti prego, i padri
e le madri, e i figli
e i loro cari.
Benedici coloro
che consacrano luoghi di preghiera,
chi prega e si adopera
con generosità.
Chi ospita gli stranieri,
chi i miseri soccorre
e chi, con devozione,
si dedica al benessere
della comunità.
Dio santo e benedetto
che vegli e ricompensi
tieni lontano il male,
dona salute e perdona i peccati;
orsù concedi pace e benedizione
a loro e ai fratelli in Israele
Amen

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