Canterò senza fine le grazie del Signore,
con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli,
perché hai detto: "La mia grazia rimane per sempre";
la tua fedeltà è fondata nei cieli.
"Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide mio servo:
stabilirò per sempre la tua discendenza,
ti darò un trono che duri nei secoli".
Egli mi invocherà: Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza.
Gli conserverò sempre la mia grazia,
la mia alleanza gli sarà fedele.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 1,16.18-21.24a.
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Meditazione del giorno
Liturgia greca
Menaion
L'amministratore dei misteri di Dio (1 Cor 4, 1)
Giuseppe, lo sposo di Maria, vide con i propri occhi la realizzazione delle profezie. Scelto per il matrimonio più glorioso, ricevette la rivelazione per bocca degli angeli che cantavano : Gloria al Signore ! Perché ha dato la pace alla terra (Lc 2,14).
Annuncia a Davide, l'antenato dell'Uomo-Dio, i prodigi che i tuoi occhi, Giuseppe, hanno contemplato : hai visto il bambino sul seno della Vergine ; lo hai adorato insieme con i magi ; hai reso gloria a Dio insieme con i pastori, secondo la parola dell'angelo. Prega Cristo nostro Dio affinché le nostre anime siano salvate.
Tu, Giuseppe, hai ricevuto in braccio il Dio immenso davanti al quale tremano le potenze celesti, quando egli nacque dalla Vergine ; e ne fosti consacrato. Perciò ti rendiamo onore.
La tua anima fu obbediente al divino precetto ; pieno di una purezza senza pari, meritasti di ricevere in moglie colei che è pura e immacolata fra le donne ; fosti il custode di questa Vergine, quando ella meritò di diventare il tabernacolo del Creatore...
Colui che, con una sola parola, ha plasmato il cielo, la terra e il mare, è stato chiamato “il figlio del falegname” (Mt 13,55), cioé di te, ammirabile Giuseppe ! Sei stato chiamato padre di colui che è senza principio e che ti ha glorificato come ministro di un mistero che supera ogni intelligenza... Custode sacro della Vergine benedetta, con lei hai cantato questo cantico : « Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli ! Amen » (Dn 3, 57).
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