Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 16 dicembre 2014

Martedì della III settimana di Avvento

Antifona d'ingresso
Il Signore verrà,
e tutti i santi con lui:
in quel giorno splenderà una grande luce. (cf. Zc 14,5.7)
 
 
Libro de Sofonia 3,1-2.9-13.
Così dice il Signire:
Guai alla città ribelle e contaminata, alla città prepotente!
Non ha ascoltato la voce, non ha accettato la correzione. Non ha confidato nel Signore, non si è rivolta al suo Dio.
Allora io darò ai popoli un labbro puro perchè invochino tutti il nome del Signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo.
Da oltre i fiumi di Etiopia fino all'estremo settentrione, i miei supplicanti mi porteranno offerte.
In quel giorno non avrai vergogna di tutti i misfatti commessi contro di me, perchè allora eliminerò da te tutti i superbi millantatori e tu cesserai di inorgoglirti sopra il mio santo monte.
Farò restare in mezzo a te un popolo umile e povero; confiderà nel nome del Signore
il resto d'Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.

Salmi 34(33),2-3.6-7.17-18.19.23.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.

Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per cancellarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li salva da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi,
chi in lui si rifugia non sarà condannato.

+Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 21,28-32.
In quel tempo, disse Gesù ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna.
Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.
Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.
Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli».

 O M E L I A
a cura di
Qumran2.net
 Monaci Benedettini Silvestrini 
La salvezza è per tutti i popoli

Una delle verità della nostra fede, sostenuta dalla rivelazione, è che il nostro Dio è un Dio che salva, è un Dio che ama tutti i suoi figli e a tutti offre la salvezza. Sarebbe gravemente riduttivo pensare che il Natale possa essere un evento riservato ai fedeli di fede cattolica cristiana. Egli viene per i peccatori e per "I cuori spezzati". Questo è il progetto di Dio, questa la missione che Gesù viene a realizzare. Egli dirà: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati... poiché io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori". Sono la verità e l'azione divina che hanno consentito a noi provenienti dal paganesimo di essere stati fatti partecipi dei benefici della redenzione con la chiamata alla fede. "Il Signore è vicino a chi lo cerca" preghiamo al salmo responsoriale. Prima che tu lo chiami il Signore è già in cammino verso di te! Alle sollecitazioni divine, ai doni di grazia dobbiamo però rispondere con la nostra fedeltà operativa. Non bastano le promesse verbali e le buone intenzioni: "Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre". Fare la volontà di Dio, anche con sacrificio, significa dargli la propria umile e totale adesione, metterlo al primo posto, testimoniarlo con coerenza. È una importante responsabilità ascoltare la voce del Signore, anche quella proferita dai suoi ministri, e non credere. È quanto Gesù rimprovera ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo. Dice loro che i pubblicani e le prostitute alla predicazione di Giovanni, si sono convertiti, loro nella loro boria non hanno creduto. È sempre vero che i doni di Dio vanno accolti sempre con grande umiltà e infinita gratitudine
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