Chi ci chiama è Gesù
L'amore del dono
Prego per voi, perché possiate conservare nei vostri cuori la gioia di amare Dio, la gioia dell'amore e della bontà, e di condividere questa gioia con tutti quelli con i quali vi trovate, con le persone che lavorano al vostro fianco, davanti a tutti i membri della vostra stessa famiglia.
Quello che importa non è la quantità del dono, bensì l'intensità dell'amore con cui lo diamo.
C'è qualcosa in più di cui vi posso parlare: della mia esperienza con i Poveri più poveri.
Devo ancora trovare la prima donna Povera disposta ad abortire.
Senza dubbio darà alla luce suo figlio.
È possibile che abbandoni la sua creatura sulla strada, ma non sarà lei a eliminare suo figlio.
È un qualcosa che dobbiamo imparare dai Poveri: la grandezza del loro amore per il figlio.
Preghiamo.
Chiediamo a nostro Signore che non si allontani dal nostro fianco nel momento della tentazione.
Perché allo stesso modo in cui fu tentato Gesù, il diavolo tenterà anche noi.
Non dobbiamo aver paura, perché Dio è amore.
Se Dio ci ama, dal momento che lui è Padre amoroso, non smetterà di aiutarci.
Quando ci rendiamo conto di aver commesso un errore, andiamo da lui e diciamogli:
« Dio mio, mi spiace! Sono pentito! ».
Quello che importa non è la quantità del dono, bensì l'intensità dell'amore con cui lo diamo.
C'è qualcosa in più di cui vi posso parlare: della mia esperienza con i Poveri più poveri.
Devo ancora trovare la prima donna Povera disposta ad abortire.
Senza dubbio darà alla luce suo figlio.
È possibile che abbandoni la sua creatura sulla strada, ma non sarà lei a eliminare suo figlio.
È un qualcosa che dobbiamo imparare dai Poveri: la grandezza del loro amore per il figlio.
Preghiamo.
Chiediamo a nostro Signore che non si allontani dal nostro fianco nel momento della tentazione.
Perché allo stesso modo in cui fu tentato Gesù, il diavolo tenterà anche noi.
Non dobbiamo aver paura, perché Dio è amore.
Se Dio ci ama, dal momento che lui è Padre amoroso, non smetterà di aiutarci.
Quando ci rendiamo conto di aver commesso un errore, andiamo da lui e diciamogli:
« Dio mio, mi spiace! Sono pentito! ».
Il Figlio è il più grande regalo di Dio
Quando vi sentite indisposti, quando vi sentite turbati, quando provate la tentazione
di fare qualcosa di male, quando - se per caso sei madre senti il desiderio di fare
a meno di tuo figlio, prega, rivolgiti a Dio:
«Dio mio, aiutami! Proteggimi in questa fase di tentazione».
Lui sarà lì a offrirvi la guida e l'aiuto per restare in sua presenza.
Il Giappone è un bel paese.
Il Giappone annovera persone magnifiche.
Ma non dimenticate che può essere distrutto se non accettate i figli.
Il figlio costituisce il regalo più bello di Dio.
Voi siete qui presenti oggi perché i vostri padri e le vostre madri vi hanno amato.
Avrebbero potuto anche non amarvi, ma effettivamente vi desiderarono e vi amarono.
Rendiamo grazie a Dio di trovarci qui, per poter condividere con altri questo stesso amore,
per poter permettere a Dio di offrire ad altri il suo amore e la sua misericordia.
Mia Madre mi ha Amato
C'è qualcosa di molto bello che leggiamo nella Sacra Scrittura. Lì dove Dio assicura: «Anche se una madre potesse dimenticarsi di suo figlio io non mi dimenticherò di te. Io ti tengo scolpito sul palmo della mia mano. Sei prezioso per me. Io ti ho chiamato con il tuo proprio nome ».
Questo è il motivo per cui, appena nasce un bambino, gli diamo un nome: il nome con il quale Dio lo ha chiamato da tutta l'eternità per amare ed essere amato.
Rivolgendo però oggi lo sguardo al mondo, ci rendiamo conto che questo piccolo, il bambino non ancora nato, si è trasformato in bersaglio di morte, in bersaglio di distruzione: qualcosa che si distrugge e si stermina.
E pensare che a fare questo è la sua stessa madre!
Dio dice: «Anche se una madre potesse... »,
È impossibile per una madre dimenticare.
Però... «Anche se una madre potesse dimenticare.... io non mi dimenticherò di te».
E tuttavia...
Oggi la madre si dimentica di suo figlio!
Non solo si dimentica di lui: lo distrugge!
Perché?
La madre ha paura del bambino, di questo piccino non ancora nato, che costituisce la creatura più bella dell'amore di Dio, il suo regalo più splendido.
Questo è il motivo per cui, appena nasce un bambino, gli diamo un nome: il nome con il quale Dio lo ha chiamato da tutta l'eternità per amare ed essere amato.
Rivolgendo però oggi lo sguardo al mondo, ci rendiamo conto che questo piccolo, il bambino non ancora nato, si è trasformato in bersaglio di morte, in bersaglio di distruzione: qualcosa che si distrugge e si stermina.
E pensare che a fare questo è la sua stessa madre!
Dio dice: «Anche se una madre potesse... »,
È impossibile per una madre dimenticare.
Però... «Anche se una madre potesse dimenticare.... io non mi dimenticherò di te».
E tuttavia...
Oggi la madre si dimentica di suo figlio!
Non solo si dimentica di lui: lo distrugge!
Perché?
La madre ha paura del bambino, di questo piccino non ancora nato, che costituisce la creatura più bella dell'amore di Dio, il suo regalo più splendido.
Da parte nostra, dobbiamo rendere grazie a Dio perché i nostri genitori ci hanno amato.
Grazie, Signore!
Immaginatevi: se mia madre non mi avesse amata, sono convinta che non avreste alcuna Madre Teresa.
Non starei qui a rivolgervi la parola, se mia madre non mi avesse amata.
Grazie, Signore!
Immaginatevi: se mia madre non mi avesse amata, sono convinta che non avreste alcuna Madre Teresa.
Non starei qui a rivolgervi la parola, se mia madre non mi avesse amata.