Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Il Cristianesimo

Nel Cristianesimo, i credenti credono che Dio ha parlato all'uomo in particolare ad Abramo, a Mosè, e ai profeti e che infine si sia fatto conoscere mediante l'incarnazione (assunzione della natura umana) del suo Unigenito Figlio, Gesù. 

Il termine cristianesimo deriva dal greco “Cristo” che significa il consacrato, l’unto e quindi l’eletto, l’inviato. Furono chiamati cristiani coloro che credevano in Gesù il Cristo. Il cristianesimo, sorto in Palestina, si è poi diffuso nel mondo grazie all’opera missionaria degli apostoli di Gesù. Oggi i cristiani sono circa un miliardo e settecentomila e sono divisi in cattolici, ortodossi, protestanti. Al di là di alcune diversità essi hanno in comune la fede in Gesù Cristo Figlio di Dio e si riconoscono come fratelli.


Il simbolo dei cristiani è la croce dove è stato messo a morte Gesù, un segno d’amore e di donazione. Egli stesso nel Vangelo ha detto:”Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13). Egli accettando di morire in croce ha dato la propria vita per la salvezza dell’umanità.
Naturalmente il fondatore di questa religione è proprio Gesù il figlio di Dio, il Messia atteso dagli ebrei, colui che JHWH ha scelto e inviato nel mondo per far conoscere il suo amore e realizzare definitivamente la sua salvezza. Il libro sacro dei cristiani è la Bibbia che, a differenza di quella ebraica, è divisa in due parti: l’Antico Testamento (=alleanza) e il Nuovo Testamento.

I cristiani credono in un unico Dio che, però, si rivela come Padre ,Figlio (Gesù) e Spirito Santo.
Non tre dèi separati e autonomi, ma un unico Dio in tre persone questo è il mistero della Trinità.
La dottrina dei cristiano afferma che Gesù Cristo è il figlio di Dio mandato dal Padre sulla terra per stringere con l’umanità la nuova e definitiva alleanza.

Egli ci ha indicato la strada da percorrere per rispondere all’amore con cui Dio lo ama da sempre.
Con la morte in croce e la risurrezione ha sconfitto il peccato e la morte. Chi crede in lui e mette in pratica i suoi insegnamenti riceverà la vita e la felicità eterna.
Il comandamento centrale che Gesù ha dato è quello dell’amore:”Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amati, così amatevi anche voi gli uni gli altri (Gv 13,34)”. La comunità dei cristiani si chiama Chiesa, che significa assemblea. Essa è stata voluta da Gesù per essere la continuazione della sua opera di salvezza nella storia. La Chiesa è animata e sostenuta dall’azione dello Spirito Santo.
Per i cristiani tutta la vita deve essere una preghiera, ogni azione della giornata deve essere svolta tenendo conto dell’amore a Dio e al prossimo.

Per pregare essi si riuniscono in Chiesa e la domenica è il giorno dedicato a Dio, domenica e non sabato come gli ebrei, in quanto si ricorda la domenica di risurrezione di Gesù, e ogni volta si celebra l’Eucaristia.
Le feste principali sono il Natale che celebra la nascita di Gesù, la Pasqua che celebra la risurrezione di Gesù e la Pentecoste che celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli apostoli.
Le tappe fondamentali dell’iniziazione alla vita cristiana sono: il battesimo, con il quale il fedele entra a far parte della comunità cristiana, l’Eucaristia ovvero la Santa Comunione,con la quale il fedele entra in intima unione con Gesù nei segni del pane e del vino consacrati, e la Cresima che infonde lo Spirito Santo. A seconda poi delle scelte della vita, cioè se costruire una famiglia o dedicarsi al Signore, riceverà i sacramenti del matrimonio o dell’ordine.


Le testimonianze sulla vita e sulla dottrina di Gesù furono diffuse dalla viva voce dei dodici Apostoli (dal greco “inviati”) e da Matteo, Marco, Luca e Giovanni, gli autori dei quattro Vangeli.
Ma andiamo per gradi: Gesù iniziò a predicare all’età di trent’anni, radunando attorno a se un gruppo di seguaci; tre anni dopo fu arrestato a Gerusalemme per iniziativa dei sacerdoti ebraici che vedevano in lui un corruttore della religione. Dopo un processo tenutosi di fronte al governatore romano Ponzio Pilato, Gesù venne crocifisso.
Ma cosa aveva fatto di tanto grave da meritare una simile morte?
Gesù affermava di essere figlio di Dio e di essere stato inviato dal Padre per salvare l’umanità dal peccato. Per un ebreo quanto annunciava Gesù era molto difficile da accettare: se Dio era unico e Signore di tutte le cose, come era possibile che vi fosse un “figlio di Dio” e quindi qualcuno uguale a Lui?
La predicazione di Gesù era ancora di più sconvolgente per un altro motivo: gli Ebrei si erano sempre ritenuti il “popolo eletto” dal Signore. Gesù invece proclamava l’assoluta uguaglianza di tutti gli uomini davanti a Dio. Il Cristianesimo non si presentava perciò come la religione di un solo popolo, bensì come religione aperta a tutta l’umanità.
La predicazione di Gesù sull’uguaglianza di tutti gli uomini (imperatore compreso) metteva in crisi il sistema su cui si basava l’impero: l’imperatore non era più considerato un dio, gli schiavi erano considerati uomini liberi al pari di tutti i cittadini romani.
Per questo Gesù fu processato e condannato a morte dalle autorità romane in Palestina. I suoi seguaci dichiararono che, tre giorni dopo la sua morte, egli risorse: sulla Resurrezione di Gesù si basa tutta la fede cristiana.

La diffusione del Cristianesimo

Prima di morire Cristo aveva detto ai dodici Apostoli:” Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, (…) insegnando loro ad osservare ciò che vi ho ordinato. Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo”. E gli apostoli, sotto la guida di Pietro e Paolo, si sparsero in Oriente e in Occidente, nell’ambito dell’Impero e al di là dei suoi confini, a diffondervi, la “Buona Novella”.
Ecco quindi che la storia di Roma si fonde con quella della diffusione del Cristianesimo.
Ma i Romani, che avevano sempre accettato le religioni politeistiche dei popoli sottomessi limitandosi a proibire i sacrifici umani, che avevano fatto propri alcuni culti orientali e avevano rispettato il rigido monoteismo ebraico, ben presto divennero ostili al Cristianesimo e cercarono di impedirne la diffusione, dichiarandolo “religione illecita” e ricorrendo a feroci persecuzioni.

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