Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

In cammino verso la Pasqua

Festeggiare la Pasqua

 Se la festa del cristiano, per eccellenza, è il Natale, tuttavia esso non avrebbe senso se non avessimo la "Pasqua".


L’origine della parola “Pasqua” non è molto sicura. E’ un termine che ricalca la parola greca “pascha”, che deriva dall’aramaico “pasha” e dall’ebraico “pesah” e significa passaggio. In lingua ebraica vuol dire passare velocemente e senza far male. La maggior parte di noi sanno che la Pasqua cristiana si differenzia da quella ebraica per molti motivi, ma la radice della festa resta comune e cioè la salvezza degli uomini operata da Dio.

"Memoriale dell'Esodo"
Nella Bibbia comincia con la liberazione degli Israeliti; Dio ha liberato il suo popolo ed ha colpito l'Egitto. Ed Egli dice:

“Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne” (Es 12,14)

La Pasqua cristiana ha come oggetto e soggetto Gesù, che si offre agli uomini per la loro salvezza. Crocefisso alla vigilia del Sabato grande, il giorno dopo risorge. Da allora quel giorno diventerà "il giorno del Signore" per eccellenza. Nel giorno della Pasqua di Cristo i cristiani rinnoverano la loro adesione a Cristo, cantando la liberazione dal peccato e alimentando la speranza nel suo ritorno.

Ma andiamo per gradi… 



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