Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Festeggiare il Natale

In attesa della Sua venuta,viviamo questo particolare momento in preghiera.



Una delle feste più attese dal cristiano è la festa di Natale, in questo giorno ricordiamo la nascita di Gesù…ma prima di questo? Il periodo che precede questa festa, a mio avviso, meravigliosa, si chiama Avvento, che significa attesa della venuta. E’ questo periodo che l’uomo ha a disposizione per prepararsi, nella preghiera, e nel raccoglimento, alla venuta del Signore.

Ma veramente ci prepariamo così? La risposta la troviamo semplicemente guardandoci intorno. La cosa che più ci preoccupa è l’organizzazione della festa, acquisto di regali, dispense da riempire… Dobbiamo correre, correre e correre fino all’ultimo giorno. Qui io vorrei porre un accento sul senso della nostra corsa. La domanda che ci dobbiamo fare è questa: Cosa stiamo festeggiando? Ora rispondiamo e in virtù della nostra risposta affrontiamo l’Avvento e la festa del 25 Dicembre.

Breve excursus sulla vigilia della festa.
 
 

 Primo pensiero: i regali…Cosa fare? Dove comprare? E soprattutto, quanto spendere? Mamma mia… certo che questa dei regali è proprio una bella idea, ma a cosa serve? Non mi sembra che sia connessa alla nascita di Gesù, voi cosa ne pensate?
Gesù nasce povero in una grotta, mentre noi ci arrabbattiamo tutto il mese di Dicembre alla ricerca di regali…Trovate un nesso in questa usanza?

E cosa dire della cena? Prepariamo troppo di tutto e le pietanze sono il doppio se non il triplo di ciò di cui abbiamo bisogno. Alla fine del pasto ci sentiamo gonfi come otri pronti a scoppiare. Eppure mi sembra di aver accennato al fatto che Gesù è nato povero in una grotta, al freddo e al gelo, senza nulla da mangiare…Che nesso c’è tra la nascita di Gesù e il cenone di Natale?

Ed ora diamoci allo shopping più sfrenato alla ricerca di capi d’abbigliamento da indossare per il grande evento. Ma quale evento? Ah, certo, la nascita di Gesù, magari se ci presentiamo davanti a lui con i vestiti migliori ci farà entrare per primi alla sua festa. Ma quale festa? Con tutto questo trambusto abbiamo dimenticato che è la festa del Salvatore, la festa di un Dio che nasce e viene ad abitare in mezzo a noi. Ma che strano, io non l’ho incontrato…Eppure ho pensato a tante cose, ho organizzato tutto alla perfezione…
Questo è, per noi oggi, festeggiare il Natale. Ma Gesù nasce davvero, Gesù viene ad abitare in mezzo a noi, ci chiama a cambiare la nostra vita. Proviamo a vivere un Natale diverso, proviamo ad “attendere” la venuta del Signore in maniera diversa… Proviamo a vivere un Avvento all’insegna della preghiera e della riflessione e sopratutto pensiamo anche a chi non ha quello che abbiamo noi.


Viviamo questo Natale in un’attesa spasmodica di veder nascere Gesù, facciamolo nascere nella nostra vita, accogliamolo nel nostro cuore. Andiamo a Lui con canti di gioia, perchè la felicità non si trova in un panettone o in un regalo costoso e tanto meno la si trova negli oggetti materiali di cui ci circondiamo, ma la vera gioia ce la regala solo il nostro Signore, ed è questo l’unico regalo che dobbiamo desiderare. Chi può trovare un regalo migliore della “felicità”?

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