Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Avvento anno C, quarta domenica: La parola del Signore è ascoltata, è meditata è pregata

 

La Parola del Signore è Ascoltata, e' Meditata, è Pregata

Liturgia della Parola (Anno C)

Mic 5,1-4a; Sal 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45

La Parola del Signore

…è ascoltata

 Dal vangelo di Luca

 

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.

Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.

E beata Colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». 

 …è meditata

Il Figlio di Dio, nel diventare il “figlio di Maria”, si fa precedere e annunciare dai poveri e dagli umili, vuole circondarsi di semplicità e verità, tanto che è presentato più come il discendente del Davide pastore di Betlemme, che non del Davide re glorioso. Umili e poveri sono i primi portatori della speranza e della salvezza, e così è anche Maria nei riguardi di Elisabetta. Ma, in virtù della stessa umiltà, Elisabetta, illuminata dallo Spirito Santo, riconosce in Maria la madre del Salvatore, e proclama il mistero che si è compiuto in Lei. Maria, prorompe allora nel canto del Magnificat, per le grandi cose operate in lei e per la grazia concessa alla sua parente, proprio in virtù della loro umiltà.

 “Beata Colei che ha creduto...”. Maria è beata perché ha creduto, è gradita a Dio per la sua fede e, per questo,  è diventata la dimora vivente di Dio in mezzo agli uomini, la portatrice della presenza divina che salva.

Essere beati è essere oggetto di un amore speciale da parte di Dio. Questo amore speciale di Dio è per coloro che credono, ed è un amore che rende destinatari di tante grazie e consolazioni spirituali. “Io sono con te e tu lo sai, non perché hai salute, ricchezze, dei figli che ti danno soddisfazioni, né perché sei stimato, onorato, amato dagli altri. Io sono con te e basta. Sono con te perché, come Maria, hai creduto in Me. Hai creduto nonostante le malattie, le difficoltà, i dispiaceri, hai creduto nonostante la tua intima insoddisfazione di te stesso, i tuoi peccati. Sei beato.”

La salvezza promessa a Israele è già iniziata ad attuarsi con l’incarnazione del Messia, e ne è segno l’elargizione dei beni messianici e spirituali, fatta ai poveri, agli umili e a coloro che si riconoscono bisognosi di salvezza. 

…è pregata

Maria, aiutaci a credere

profondamente e radicalmente

all’annuncio del Vangelo,

e rendici, sul tuo esempio,

umili strumenti della Grazia

per i nostri fratelli. Amen.

Il commento dei Padri

E' da rivelare che le madri, quella del Signore e quella di Giovanni, prevengono profetando la nascita dei figli: e questo è bene perché come il peccato ebbe inizio da una donna, così da donne comincino anche i benefici, e come il mondo ebbe la morte per l'inganno di una donna, così da due donne, che a gara profetizzano, gli sia restituita la vita.

 

(S. Beda il Venerabile, sacerdote)

 

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