Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Perchè il Natale di Gesù si festeggia il 25 Dicembre?


Il Natale di Gesù si festeggia il 25 Dicembre a partire dal 336. Le sue origini si perdono molto più lontano nel tempo e ci conducono alle antichissime celebrazioni legate al solstizio d'inverno che cade il 21-22 dicembre. E' questo il momento in cui le giornate cominciano ad allungarsi e il Sole "rinasce" per mantenersi sempre più a lungo nel cielo.

I romani celebravano la festa per onorare Saturno, dio dell'agricoltura e per chiedergli un buon raccolto. Già allora erano vive alcune caratteristiche della festività che si sono mantenute fino ad oggi: durante i Saturnali, infatti, si dava volentieri fondo alle scorte invernali (il Sole rinato, anche se ancora lontano dal raggiungere il suo splendore, era pur sempre il segno di un approssimarsi della Primavera, portatrice di nuovi frutti e nuovi cibi), ed amici e parenti si scambiavano ricchi doni.

Le stesse manifestazioni di gioia e di allegria erano comuni a tutto il bacino del Mediterraneo: in Egitto, ad esempio, si celebrava la nascita del dio solare Horus, figlio di Osiride; in Grecia si festeggiava quella di Dionisio. Nei paesi scandinavi, il 25 dicembre ricordava la venuta al mondo di Frey, figlio di Odino e di Friggia.

Venne poi il Cristianesimo, e la commemorazione del Natale cadde prima il 25 aprile, poi il 24 giugno e ancora il 6 gennaio. Ma i primi padri della Chiesa furono presto turbati dal fatto che le antiche feste pagane continuavano a sopravvivere e mantenevano tutto il loro fascino tra il popolo. Per questo, decisero di renderle cristiane e nel 336, spostarono la data della nascita di Cristo al 25 dicembre, in modo che l'antico onore reso al dio pagano passasse al nuovo vero Dio.

La tattica adottata si rivelò saggia, anche se non mancarono nei primi tempi difficoltà. Spesso, infatti, S.Agostino ripetè ai fratelli cristiani:-Ricordatevi che festeggiamo questo giorno, non per la nascita del Sole, ma per onorare Colui che lo ha creato.

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