Il "Rotulus" di Ravenna, scoperto nel 1882, è un documento della seconda metà del sec. VII. Le quaranta orazioni in esso contenute sembrano essere state usate nella chiesa di Ravenna come testi liturgici in preparazione della festa del Natale. Alcune di queste orazioni possono risalire ai secoli V e VI. Insieme ai sermoni di Pietro Crisologo esse documentano un tipo di preparazione al Natale alquanto diverso dall'Avvento romano-gallicano, più centrato sul mistero dell'Incarnazione, sulla persona e la duplice natura del Cristo, sulla figura e sul ruolo di Maria.
Il numero è quello progressivo delle orazioni nel Rotulus.
Il numero è quello progressivo delle orazioni nel Rotulus.
8. Accogli, o Signore, la preghiera del tuo popolo: ai raggi della tua celeste grazia tutta la terra fiorisca di gioia e per la venuta del tuo Figlio, liberatore del mondo, le nostre anime assetate siano inebriate della tua sovrabbondante benedizione.
9. Chiediamo perdono delle nostre colpe, o Dio Creatore del mondo; concedici che attendendo la venuta del nostro Redentore riceviamo il dono della tua misericordia.
14. Dio, tu hai fatto conoscere con splendidi segni il Salvatore annunciato fino ai confini della terra; concedi, ti preghiamo, che siamo liberati dalla schiavitù del peccato mentre attendiamo esultanti la sua nascita gloriosa.
15. O Dio onnipotente e invisibile, tu hai illuminato le tenebre del nostro mondo con la venuta della luce; rivolgi a noi il tuo volto sereno e concedi di celebrare con degna esultanza il meraviglioso avvenimento della nascita del tuo Figlio Gesù Cristo nostro Signore. Amen
18. Signore Gesù, Figlio di Dio, per l'ineffabile mistero della tua Incarnazione i monti hanno esultato e le colline hanno sussultato di gioia; noi ti proclamiamo nella fede Dio e Signore del mondo; concedici di non temere la tua seconda venuta ma di sperimentare nella nostra vita liberata dal male che tu sei il Salvatore di tutti gli uomini. TU che sei Dio e vivi nei secoli dei secoli.Amen
19. Rifulga nei nostri cuori, ti preghiamo, Signore, lo splendore della tua gloria il Signore nostro Gesù Cristo: svanita l'oscurità della notte, la venuta del tuo Figlio, vera luce del mondo, rischiari la nostra vita come uno splendido giorno.
24. Aspettando la nascita terrena del tuo Figlio ti supplichiamo, Signore Dio nostro: ci porti la tua misericordia lui che per nostro amore ha scelto di nascere dal seno della Vergine Maria, farsi uomo ed abitare in mezzo a noi, Gesù Cristo nostro Signore.Amen.
29. Già risplende la luce del Figlio tuo che viene, o Signore; riempia di gioia questa nostra vita e ci renda partecipi della gloria eterna.
Tu che sei Dio e vivi nei secoli dei secoli. Amen.
30. Dio infinitamente grande, l'immacolata verginità di Maria ha accolto, all'annuncio dell'angelo,il tuo ineffabile Verbo e, inondata dalla luce dello Spirito Santo è diventata vera Madre di Dio; intervenga in nostro favore con la sua preghiera lei che ha portato nel seno il Salvatore del mondo, Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore. Amen.
32. O Dio, che fin dall'inizio del mondo creando la luce hai dissipato l'oscurità delle tenebre, ascolta la nostra preghiera: venga ormai il creatore della luce, il Figlio che tu hai generato prima dell'origine del mondo; concedi al tuo popolo di accogliere con gioia la sua venuta, libero da ogni peccato e preparato all'amore.
37. O Dio il tuo eterno Verbo ha creato con te la luce che illumina i cieli e, facendosi uomo, ha reso fecondo il seno della Vergine; rifulga ormai lo splendore della luce nuova e nasca il Salvatore di tutti gli uomini.
L'insistenza sul tema della luce è legata all'origine stessa della festa del Natale collocata appunto al solstizio di inverno quando il sole riprende il suo sopravvento e la luce del giorno aumenta, come festa del Cristo vera luce che illumina ogni uomo e che, con la sua nascita, appare in questo mondo.
Queste orazioni possono essere usate in celebrazioni della parola, nella preghiera personale, e, almeno in piccoli gruppi anche nella liturgia delle ore o nella liturgia della Messa nei giorni feriali delle prime settimane per i quali il Messale provvede un solo testo.