Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 17 Giugno 2013

Salmi 98(97),1.2-3ab.3cd-4.
Salmo.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto prodigi.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha manifestato la sua salvezza,
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la salvezza del nostro Dio.
Acclami al Signore tutta la terra,
gridate, esultate con canti di gioia.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,38-42.
Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente;
ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guanciadestra, tu porgigli anche l'altra;
e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.

 Meditazione del giorno
Doroteo di Gaza (ca 500-?), monaco in Palestina
Istruzioni, n° 1, 6-8 ; SC 92, 155
 
« Io vi dico di non opporvi al malvagio »
    La Legge diceva : « Occhio per occhio e dente per dente » (Es 21,24). Il Signore però esorta non soltanto a ricevere con pazienza il colpo da colui che ci schiaffeggia, ma anche a porgergli umilmente l'altra guancia. Perché lo scopo della Legge era di insegnarci a non fare ciò che non vorremmo soffrire. Ci impediva dunque di fare il male, per paura di soffrire. Quello però che ora ci viene richiesto, è di respingere l'odio, l'amore del piacere, l'amore della gloria e le altre passioni...

    Cristo ci insegna con i santi comandamenti come possiamo essere purificati dalle nostre passioni, affinché esse non ci facciano più ricadere negli stessi peccati. Ci mostra la causa per la quale siamo spinti a disprezzare e a trasgredire i precetti di Dio; ce ne fornisce così il rimedio affinché possiamo obbedire ed essere salvati.

    Quale è dunque questo rimedio e quale è la causa di tale disprezzo? Ascoltate ciò che ci dice in prima persona il nostro Signore: «Imparate da me che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime» (Mt 11,25). Ecco che brevemente, con una sola parola, ci mostra la radice e la causa di tutti i mali, insieme al suo rimedio, fonte di ogni bene. Ci mostra come sia la superbia  del cuore a farci cadere, e che è impossibile ottenere misericordia se non per mezzo della disposizione contraria, che è cioè l'umiltà. Difatti, l'innalzamento genera il disprezzo e la disobbedienza che conduce alla morte, mentre l'umiltà genera l'obbedienza e la salvezza delle anime: intendo l'umiltà vera, non un abbassamento a parole e ad attitudini, bensì una disposizione veramente umile, nell'intimo del cuore  e dello spirito. Per questo il Signore dice: «Sono mite e umile di cuore». Chi vuole trovare il vero riposo per la sua anima impari dunque l'umiltà. 



Seguimi

Resta aggiornato sui nuovi contenuti : Seguimi su GOOGLE NEWS