Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 24 Giugno 2013

Natività di San Giovanni Battista, solennità

Salmi 139(138),1-3.13-14ab.14c-15.
Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie;
Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.

Atti degli Apostoli 13,22-26.
In quei giorni, Paolo diceva: « Dio suscitò per Israele come re Davide, al quale rese questa testimonianza: "Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri.
Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù.
Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d'Israele.
Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali.
Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata questa parola di salvezza.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 1,57-66.80.
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.
I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.
All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria.
Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni».
Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati.
In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.
Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

 Meditazione del giorno
San Massimo di Torino ( ? - circa 420), vescovo
Discorso 99 ; PL 57, 535


“Egli deve crescere e io invece diminuire”
    A giusto titolo, Giovanni Battista può dire del Signore nostro Salvatore: “Egli deve crescere e io invece diminuire” (Gv 3,30). Questa verità si compie nello stesso momento: alla nascita di Cristo, i giorni aumentano; a quella di Giovanni, diminuiscono… Quando apparve il Salvatore, il giorno, chiaramente, crebbe; va indietro dal momento in cui nacque l’ultimo profeta, poiché è scritto: “La Legge e i Profeti fino a Giovanni” (Lc 16,16). Era inevitabile che l’osservanza della Legge si oscuri nelle tenebre quando la grazia del Vangelo comincia a risplendere; alla profezia dell’Antico Testamento succede la gloria del Nuovo…

    L’evangelista dice a proposito del Signore Gesù Cristo: “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9)… E’ nel momento in cui la lunghezza della notte copriva quasi l’intera giornata che l’arrivo del Signore ha immediatamente  gettato tutta la sua luce. Se la sua nascita ha cacciato le tenebre del peccato dell’umanità, la sua venuta ha messo fine alla notte e portato agli uomini la luce ed il giorno…

    Il Signore dice che Giovanni è una lampada: “Egli era una lampada che arde e risplende” (Gv 5,35). La luce della lampada impallidisce quando brillano i raggi del sole; la fiamma si abbassa, vinta dal rifulgere di una luce più radiosa. Quale uomo ragionevole usa una lampada in pieno sole?... Chi vorrebbe ancora ricevere il battesimo di penitenza di Giovanni (Mc 1,4), quando il battesimo di Gesù porta la salvezza?

 

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