Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 26 Giugno 2013

Salmi 105(104),1-2.3-4.6-7.8-9.
Alleluia. Lodate il Signore e invocate il suo nome,
proclamate tra i popoli le sue opere.
Cantate a lui canti di gioia,
meditate tutti i suoi prodigi.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto,

voi stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio,
su tutta la terra i suoi giudizi.

Ricorda sempre la sua alleanza:
parola data per mille generazioni,
l'alleanza stretta con Abramo
e il suo giuramento ad Isacco.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 7,15-20.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.
Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi;
un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.

Meditazione del giorno
Santa Teresa d'Avila (1515-1582), carmelitana, dottore della Chiesa
Il castello interiore, 5a dimora, 3,10-11
 
« Dai loro frutti li riconoscerete »
    Quanto è facile riconoscere coloro che hanno il vero amore per il prossimo, da coloro che l'hanno in una misura minore. Se capiste bene quanto questa virtù sia importante, non avreste altra preoccupazione. Quando vedo delle persone tutte preoccupate ad esaminare il loro raccoglimento e così incappucciate mentre lo praticano, da non osare muoversi per non distoglierne il loro pensiero, per timore di perdere il gusto e la devozione che trovano in esso, dico tra me che non hanno capito bene la via all'unione. Si immaginano che, in questo, sia la perfezione.

    No, no ; non è questa la via, sorelle. Il Signore ci domanda delle opere. Se, per esempio, vedete una malata alla quale potete procurare qualche sollievo, egli vuole che lasciate le vostre devozioni per assisterla e mostrarle compassione e se soffre, condividere il suo dolore ; e digiunare, se occorre, perché lei abbia il cibo necessario. E tutto questo, non solo per amore di lei, ma piuttosto perché questa è la volontà del nostro Maestro. Ecco l'unione vera alla sua volontà.


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