Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 14 Luglio 2013

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna. (Gv 6,63.68)


Salmi 19(18),8.9.10.11.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è verace,
rende saggio il semplice.

Gli ordini del Signore sono giusti,
fanno gioire il cuore;
i comandi del Signore sono limpidi,
danno luce agli occhi.

Il timore del Signore è puro, dura sempre;
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,
più preziosi dell'oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante.

Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi 1,15-20.
Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura;
poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui.
Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose.
Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza
e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,25-37.
Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».
Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».
Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso».
E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».
Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?».
Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte.
Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione.
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.
Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?».
Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: « Va' e anche tu fa' lo stesso ». 

Meditazione del giorno
Sant'Ambrogio (circa 340-397), vescovo di Milano e dottore della Chiesa
Commento al vangelo di Luca, 7,73 ; SC 52
 
Il buon Samaritano
    « Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico »… Gerico simboleggia il nostro mondo dove, dopo esser stato cacciato dal paradiso, cioè dalla Gerusalemme celeste, Adamo è sceso... Non è stato un cambiamento di luogo bensì un cambiamento di comportamento che ha costituito il suo esilio. E che cambiamento! L'Adamo che godeva una felicità senza inquietudine, appena si è abbassato alle colpe di questo mondo, incontrò dei briganti... Chi sono questi briganti se non degli angeli della notte e delle tenebre che si mascherano talvolta da angeli di luce ( 2 Cor 11, 14), ma tali non restano ?  Cominciano col spogliarci dei vestiti della grazia spirituale che abbiamo ricevuti, e questo fanno per ferirci. … Stai dunque attento a non lasciarti spogliare, come Adamo, privato della protezione del comandamento di Dio e spogliato del vestito della fede. Ecco perché ha ricevuto la ferita mortale che avrebbe fatto soccombere tutto il genere umano, se il Samaritano non fosse sceso per guarire le sue ferite.

    Non è un uomo qualunque, questo Samaritano ; non ha disdegnato colui che era stato disdegnato dal sacerdote e dal levita... Dunque questo Samaritano scendeva. « Chi è mai disceso dal cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è salito al cielo ? » (Gv 3, 13). Vedendo mezzo morto quest'uomo che nessuno prima di lui aveva potuto guarire,… egli gli venne accanto : cioè accettando di soffrire con noi, si è fatto nostro prossimo e avendo pietà di noi, si è fatto il nostro vicino.




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