Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 19 Luglio 2013

Salmi 116(115),12-13.15-16bc.17-18.
Che cosa renderò al Signore
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Preziosa agli occhi del Signore
è la morte dei suoi fedeli.
Sì, io sono il tuo servo, Signore,
io sono tuo servo, figlio della tua ancella;

hai spezzato le mie catene.
A te offrirò sacrifici di lode
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
e davanti a tutto il suo popolo,

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 12,1-8.
In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano.
Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato».
Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni?
Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti?
O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa?
Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio.
Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa.
Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».


Meditazione del giorno
Attribuita a San Macario l'Egiziano (? - 390), monaco
Discorso 35
 
« Il Figlio dell'uomo è signore del sabato »
    Nella Legge data da Mosè, … Dio ordinava che tutti si riposassero e non facessero alcun lavoro il giorno di sabato. Ma quel sabato era soltanto “una copia e un'ombra” (Eb 8,5) del vero sabato che viene concesso dal Signore all'anima. Infatti, l'anima che è stata ritenuta degna del vero sabato smette di dedicarsi alle sue preoccupazioni vergognose e avvilenti e si riposa da esse ; celebra il vero sabato e gode del vero riposo, liberata da tutte le opere delle tenebre...

    Un tempo, era stato prescritto che anche gli animali privi di ragione si riposassero il giorno di sabato : che il bue non fosse sottomesso al giogo, che l'asino non portasse alcun carico, affinché gli animali stessi si riposassero dai lavori faticosi. Venuto tra noi e dandoci il sabato vero ed eterno, il Signore portò il riposo all'anima affaticata e oppressa dal fardello del peccato, che era costretta a compiere le opere dell'ingiustizia, assoggettata com’era a padroni crudeli. Egli la alleggerì del peso insopportabile dei pensieri vani e immondi, la affrancò dal giogo amaro delle opere dell'ingiustizia e le diede il riposo.

    Infatti il Signore chiama l’uomo al riposo dicendogli: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” (Mt 11,28). E tutte le anime che confidano in lui e gli si avvicinano … celebrano un vero sabato, delizioso e santo, una festa dello Spirito, in una gioia e allegria ineffabili. Rendono a Dio un culto puro che a Lui piace poiché viene da un cuore puro. E’ quello il sabato vero e santo.



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