Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 20 Luglio 2013

Salmi 136(135),1.23-24.10-12.13-15.
Alleluia. Lodate il Signore perché è buono: perché eterna è la sua misericordia.
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: perché eterna è la sua misericordia;
ci ha liberati dai nostri nemici: perché eterna è la sua misericordia.

Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: perché eterna è la sua misericordia.
Da loro liberò Israele: perché eterna è la sua misericordia;
con mano potente e braccio teso: perché eterna è la sua misericordia.

Divise il mar Rosso in due parti: perché eterna è la sua misericordia.
In mezzo fece passare Israele: perché eterna è la sua misericordia.
Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: perché eterna è la sua misericordia.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 12,14-21.
I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.
Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti,
ordinando loro di non divulgarlo,
perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia:
Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti.
Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce.
La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le genti.


Meditazione del giorno
San Cirillo d'Alessandria (380-444), vescovo e dottore della Chiesa
Omelie,15, 2,4 ; PG 77, 1089
 
« Ecco il mio servo »
    E’ così grande, profondo e ammirabile il mistero della nostra salvezza che gli angeli stessi aspirano ardentemente a comprenderlo (1Pt 1,12)… Cristo, pur essendo per sua natura vero Dio, Verbo procedente da Dio Padre (Gv 1,1), consustanziale e coeterno al Padre e sublime per lo splendore della sua dignità, nonostante l’identità di questa sua natura con quella del Padre, « non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma, assumendo la condizione di servo » dalla Vergine Maria, « e divenendo simile agli uomini, apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce » (Fil 2, 6-8).

    Così volle umiliarsi fino all’annientamento colui che della sua pienezza riempie il mondo. Si umiliò per noi senza alcuna costrizione, assumendo anzi liberamente per noi la forma di servo, egli che per natura era libero ; si fece uno di noi, colui che sta al di sopra di ogni creatura ; si fece mortale, egli da cui prende vita ogni cosa ; … Si sottomise con noi alla Legge (Gal 4,4), lui che era al di sopra della Legge, anzi addirittura il creatore della Legge, essendo Dio. Si fece come uno di quelli la cui vita ha un inizio, egli che era prima di tutti i secoli, anzi che degli stessi secoli è l’autore e il creatore.... Lui che ha preso carne da Maria… è della nostra stessa natura, è fatto proprio della nostra sostanza, poiché si è fatto della discendenza di Abramo. Ma, nello stesso tempo, sul piano divino è della stessa natura di Dio, suo Padre.





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