Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 26 Luglio 2013

Salmi 132(131),11.13-14.17-18.

Il Signore ha giurato a Davide e non ritratterà la sua parola: "Il frutto delle tue viscere io metterò sul tuo trono!
Il Signore ha scelto Sion, l'ha voluta per sua dimora:
"Questo è il mio riposo per sempre; qui abiterò, perché l'ho desiderato.
Là farò germogliare la potenza di Davide, preparerò una lampada al mio consacrato.
Coprirò di vergogna i suoi nemici, ma su di lui splenderà la corona".

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 13,16-17.
Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono.
In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!

Meditazione del giorno
Beato Guerrico d'Igny (ca 1080-1157), abate cistercense
2° discorso per l’Annunciazione ; SC 202
 
Maria, la terra buona che porta frutto
    “Il Verbo, la Parola di Dio, si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi”… Nel seno della Vergine, la Sapienza di Dio ha cominciato a costruirsi la dimora di un corpo come il nostro…; senza il contributo di un uomo, ha preso dal corpo della Vergine la carne destinata alla nostra redenzione.  E’ da quel giorno che “il Signore degli eserciti è con noi”, il Dio di Giacobbe è nostro rifugio, poiché il Signore assume la nostra condizione umana “affinché la gloria abiti la nostra terra”.

    Sì, Signore, hai « benedetto la terra », la terra « benedetta fra tutte le donne ». Hai effuso la grazia dello Spirito Santo perché “la nostra terra dia il frutto benedetto del suo seno”, e nasca il Salvatore dalla rugiada discesa dal cielo in un seno verginale. Questa terra era stata maledetta a causa del Menzognero; anche quando la si lavorava, produceva cardi e spine per gli eredi della maledizione. Ora la terra è benedetta a causa del Redentore; produce per tutti la remissione dei peccati e il frutto della vita; cancella le conseguenze della maledizione originale per i figli di Adamo.

    Sì, è benedetta, questa terra vergine che senza essere toccata, né arata, né seminata, fa spuntare il Salvatore dalla sola rugiada del cielo e procura ai mortali il pane degli angeli, cibo della vita eterna. Questa terra non coltivata appariva nuda, mentre teneva nascosto un raccolto abbondante; sembrava un deserto inabitato, mentre era un paradiso di delizie. Sì, questo luogo solitario era il giardino in cui Dio trovava tutta la sua gioia.

(Riferimenti biblici : Gv 1,14; 1Cor 1,24; Pr 9,1; Sal 46,8; Sal 85,10.2; Lc 1,28; Sal 85,13 et Lc 1,42; Is 45,8; Gen 3,17-18; Gv 8,44; Sal 78,25) 




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