Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 4 settembre 2013

Canto al Vangelo (Lc 4,18)

Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.


Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi 1,1-8.

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo,
ai santi e fedeli fratelli in Cristo dimoranti in Colossi grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro!
Noi rendiamo continuamente grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nelle nostre preghiere per voi,
per le notizie ricevute della vostra fede in Cristo Gesù, e della carità che avete verso tutti i santi,
in vista della speranza che vi attende nei cieli. Di questa speranza voi avete già udito l'annunzio dalla parola di verità del vangelo
che è giunto a voi, come pure in tutto il mondo fruttifica e si sviluppa; così anche fra voi dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità,
che avete appresa da Epafra, nostro caro compagno nel ministero; egli ci supplisce come un fedele ministro di Cristo,
e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito.

Salmi 52(51),10.11.
Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. Mi abbandono alla fedeltà di Dio ora e per sempre.
Voglio renderti grazie in eterno per quanto hai operato; spero nel tuo nome, perché è buono, davanti ai tuoi fedeli.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 4,38-44.

Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei.
Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò a servirli.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva.
Da molti uscivano demòni gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro.
Egli però disse: «Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

 Meditazione del giorno
Monaci Benedettini Silvestrini 

Volevano trattenerlo perchè non se ne andasse via da loro
"Resta con noi Signore" è l'invocazione dei discepoli di Emmaus al Cristo Risorto. L'incontro di Gesù con i discepoli affranti che vanno via da Gerusalemme è l'incontro che cambia definitivamente la loro vita. Il Risorto non è solo cronaca cittadina ma diventa, in quella sera, per i discepoli di Emmaus, esperienza concreta, mistero d'amore. Nel brano evangelico di oggi, Gesù sfugge da chi lo cerca, non per disilludere chi aveva posto speranza in Lui, ma proprio perché non vuole che ogni incontro che fa sia un vero incontro di salvezza, per la salvezza. Ogni incontro con Gesù deve essere significativo come esperienza concreta di misericordia e di salvezza. Gesù non è un guaritore dalla facile piazza e non chiede il plauso incondizionato. Il solo atteggiamento di Gesù che non vuole accettare soltanto un riconoscimento terreno può essere di insegnamento per noi; possiamo però leggere questo episodio anche nella vera prospettiva messianica dell'annuncio del Regno di Dio. Il Messia è colui che compie l'opera del Padre, non chi vuol realizzare soltanto aspettative terrene. Il Figlio dell'Uomo ha da compiere proprio questa missione datagli dal Padre. Egli vuole che in ogni manifestazione della sua divinità, operando i miracoli e sanando, vi sia la manifestazione dell'amore del Padre. È il "non mi toccare" che Egli rivolge, appena dopo la risurrezione, alla Maddalena perché il suo amore sincero diventi fonte di salvezza vera. Anche per noi l'incontro che abbiamo con Gesù, sia fecondo per la conversione dei nostri cuori. Non cerchiamo Gesù perché risponda ai nostri piani terreni ma chiamiamolo perché anche noi riconosciamo, nella nostra vita, il piano di salvezza che il Padre ha preparato per noi.



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