Antifona d'ingresso
Il Signore la protesse e ne ebbe cura,
la tenne cara come la pupilla dei suoi occhi;
come un’aquila la prese e la portò sulle sue ali:
solo il Signore fu la sua guida. (cf. Dt 32,10-12)
Libro di Zaccaria 8,20-23.
Dice il Signore degli eserciti: "Anche popoli e abitanti di numerose città si raduneranno
e si diranno l'un l'altro: Su, andiamo a supplicare il Signore, a trovare il Signore degli eserciti; ci vado anch'io.
Così popoli numerosi e nazioni potenti verranno a Gerusalemme a consultare il Signore degli eserciti e a supplicare il Signore".
Dice il Signore degli eserciti: "In quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per il lembo del mantello e gli diranno: Vogliamo venire con voi, perché abbiamo compreso che Dio è con voi".
Salmi 87(86),1-3.4-5.6-7.
Dei figli di Core. Salmo. Canto.
Le sue fondamenta sono sui monti santi;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose stupende,
città di Dio.
Ricorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono;
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia:
tutti là sono nati.
Si dirà di Sion: "L'uno e l'altro è nato in essa
e l'Altissimo la tiene salda".
Il Signore scriverà nel libro dei popoli:
"Là costui è nato".
E danzando canteranno:
"Sono in te tutte le mie sorgenti".
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,51-56.
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui Gesù sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme
e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui.
Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
Ma Gesù si voltò e li rimproverò.
E si avviarono verso un altro villaggio.
Meditazione del giorno
Monaci Benedettini Silvestrini
Vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?
Nonostante il cordiale disprezzo reciproco tra gli abitanti della Samaria e quelli di Gerusalemme e della Giudea, Luca ci fa capire che l'ammonimento del vangelo è la mitezza, la pazienza, che non si sostituisce a Dio giudicando e condannando. Invocare il fuoco e la consumazione è spontaneo, ma non è secondo lo Spirito di Cristo. Del resto, siamo tutti quanti oggetto dell'infinita bontà di Dio. Ai nostri giorni sono frequenti le occasioni che ci vorrebbero indurre al disprezzo e alla condanna di tante persone che non la pensano come noi, offendono la nostra sensibilità umana e religiosa, ci appaiono o sono realmente contrari a noi e a Cristo. Lo stesso Signore ci invita ad accogliere tutti e a tutti offrire la testimonianza della fede e delle opere nella carità e non nel furore o nel falso zelo.