Antifona d'ingresso
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8)
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8)
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 6,19-23.
Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità a pro dell'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione.
Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia.
Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte.
Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna.
Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.
Salmi 1,1-2.3.4.6.
Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.
Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.
Non così, non così gli empi:
ma come pula che il vento disperde.
Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 12,49-53.
Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità a pro dell'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione.
Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia.
Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte.
Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna.
Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.
Salmi 1,1-2.3.4.6.
Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.
Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.
Non così, non così gli empi:
ma come pula che il vento disperde.
Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 12,49-53.
Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso!
C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.
D'ora innanzi in una casa di cinque persone
si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.
D'ora innanzi in una casa di cinque persone
si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Meditazione del giorno
Catechismo della Chiesa cattolica
§ 696. 728-730 - © Libreria Editrice Vaticana
Catechismo della Chiesa cattolica
§ 696. 728-730 - © Libreria Editrice Vaticana
« Sono venuto a portare il fuoco sulla terra »
I simboli dello Spirito Santo: il fuoco. Mentre l'acqua
significava la nascita e la fecondità della vita donata nello Spirito
Santo, il fuoco simbolizza l'energia trasformante degli atti dello
Spirito Santo. Il profeta Elia, che « sorse simile al fuoco » e la cui «
parola bruciava come fiaccola » (Sir 48,1), con la sua preghiera attira
il fuoco del cielo sul sacrificio del monte Carmelo, figura del fuoco
dello Spirito Santo che trasforma ciò che tocca. Giovanni Battista, che
cammina innanzi al Signore « con lo spirito e la forza di Elia » (Lc
1,17), annunzia Cristo come colui che « battezzerà in Spirito Santo e
fuoco » (Lc 3,16), quello Spirito di cui Gesù dirà: « Sono venuto a
portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! ». È
sotto la forma di « lingue come di fuoco » che lo Spirito Santo si posa
sui discepoli il mattino di pentecoste e li riempie di sé. (Cf At 2,3-4)
La tradizione spirituale riterrà il simbolismo del fuoco come uno dei
più espressivi dell'azione dello Spirito Santo: « Non spegnete lo
Spirito » (1 Ts 5,19).
Gesù rivela in pienezza lo Spirito Santo solo dopo che è stato egli stesso glorificato con la sua morte e risurrezione... Solo quando giunge l'Ora in cui sarà glorificato, Gesù promette la venuta dello Spirito Santo, poiché la sua morte e la sua risurrezione saranno il compimento della Promessa fatta ai Padri: lo Spirito di verità, l'altro 'Paracleto', sarà donato dal Padre per la preghiera di Gesù; sarà mandato dal Padre nel nome di Gesù; Gesù lo invierà quando sarà presso il Padre, perché è uscito dal Padre...
Infine viene l'Ora di Gesù: Gesù consegna il suo spirito nelle mani del Padre nel momento in cui con la sua morte vince la morte, in modo che, « risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre » (Rm 6,4), egli dona subito lo Spirito Santo « alitando » sui suoi discepoli (Cf Gv 20,22).
Gesù rivela in pienezza lo Spirito Santo solo dopo che è stato egli stesso glorificato con la sua morte e risurrezione... Solo quando giunge l'Ora in cui sarà glorificato, Gesù promette la venuta dello Spirito Santo, poiché la sua morte e la sua risurrezione saranno il compimento della Promessa fatta ai Padri: lo Spirito di verità, l'altro 'Paracleto', sarà donato dal Padre per la preghiera di Gesù; sarà mandato dal Padre nel nome di Gesù; Gesù lo invierà quando sarà presso il Padre, perché è uscito dal Padre...
Infine viene l'Ora di Gesù: Gesù consegna il suo spirito nelle mani del Padre nel momento in cui con la sua morte vince la morte, in modo che, « risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre » (Rm 6,4), egli dona subito lo Spirito Santo « alitando » sui suoi discepoli (Cf Gv 20,22).
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