Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 14 novembre 2013

Antifona d'ingresso
 
La mia preghiera giunga fino a te;
tendi, o Signore, l’orecchio alla mia preghiera. (Sal 88,3)
 
 
 
 
 
Libro della Sapienza 7,22-30.8,1.
In essa c'è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
libero, benefico, amico dell'uomo, stabile, sicuro, senz'affanni, onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi.
La sapienza è il più agile di tutti i moti; per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
È un'emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa s'infiltra.
È un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio e un'immagine della sua bontà.
Sebbene unica, essa può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso le età entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti.
Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza.
Essa in realtà è più bella del sole e supera ogni costellazione di astri; paragonata alla luce, risulta superiore;
a questa, infatti, succede la notte, ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere.
Essa si estende da un confine all'altro con forza, governa con bontà eccellente ogni cosa.

Salmi 119(118),89.90.91.130.135.175.
La tua parola, Signore, è stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione; hai fondato la terra ed essa è salda.
Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, perché ogni cosa è al tuo servizio.
La tua parola nel rivelarsi illumina, dona saggezza ai semplici.
Fà risplendere il volto sul tuo servo e insegnami i tuoi comandamenti.
Possa io vivere e darti lode, mi aiutino i tuoi giudizi.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,20-25.
 
Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose:
«Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete.
Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli.
Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno.
Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione.

Meditazione del giorno
Concilio Vaticano II
Constituzione sulla Chiesa  « Gaudium et spes », § 38 (© Libreria Editrice Vaticana)
 
« Il Regno di Dio è in mezzo a voi »
    Il Verbo di Dio, per mezzo del quale tutto è stato creato, fattosi carne lui stesso e venuto ad abitare sulla terra degli uomini, entrò nella storia del mondo come uomo perfetto, assumendo questa e ricapitolandola in sé. Egli ci rivela « che Dio è carità » (1Gv 4,8) e insieme ci insegna che la legge fondamentale della umana perfezione, e perciò anche della trasformazione del mondo, è il nuovo comandamento dell'amore... Accettando di morire per noi tutti peccatori, egli ci insegna con il suo esempio che è necessario anche portare quella croce che dalla carne e dal mondo viene messa sulle spalle di quanti cercano la pace e la giustizia.

    Con la sua risurrezione costituito Signore, egli, il Cristo cui è stato dato ogni potere in cielo e in terra (At 2,36; Mt 28,18), agisce ora nel cuore degli uomini con la virtù del suo Spirito ; non solo suscita il desiderio del mondo futuro, ma con ciò stesso ispira anche, purifica e fortifica quei generosi propositi con i quali la famiglia degli uomini cerca di rendere più umana la propria vita e di sottomettere a questo fine tutta la terra. Ma i doni dello Spirito sono vari : alcuni li chiama a dare testimonianza manifesta al desiderio della dimora celeste, contribuendo così a mantenerlo vivo nell'umanità ; altri li chiama a consacrarsi al servizio terreno degli uomini, così da preparare attraverso tale loro ministero quasi la materia per il regno dei cieli. Di tutti, però, fa degli uomini liberi, in quanto nel rinnegamento dell'egoismo e convogliando tutte le forze terrene verso la vita umana, essi si proiettano nel futuro, quando l'umanità stessa diventerà offerta accetta a Dio (Rom 15,16).

                 *          *          *
    « Fa' fruttare in noi, Signore, l'eucaristia che ci ha radunati : con essa formi in noi fin d'ora, attraverso la vita di quaggiù, l'amore con cui ti ameremo eternamente. » (Messale romano : Postcomunione, Prima domenica di Avvento) 


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