Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 5 gennaio 2014

 II Domenica dopo Natale
 
Antifona d'ingresso
Nel quieto silenzio che avvolgeva ogni cosa,
mentre la notte giungeva a metà del suo corso,
il tuo Verbo onnipotente, o Signore,
è sceso dal cielo, dal trono regale. (cf. Sap 18,14-15)
 
 
 
 Libro dell’Ecclesiastico 24,1-4.12-16.
La sapienza loda se stessa, si vanta in mezzo al suo popolo.
Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca, si glorifica davanti alla sua potenza:
"Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo e ho ricoperto come nube la terra.
Ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore, sua eredità.
Sono cresciuta come un cedro sul Libano, come un cipresso sui monti dell'Ermon.
Sono cresciuta come una palma in Engaddi, come le piante di rose in Gerico, come un ulivo maestoso nella pianura; sono cresciuta come un platano.
Come cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo; come mirra scelta ho sparso buon odore; come gàlbano, ònice e storàce, come nuvola di incenso nella tenda.
Come un terebinto ho esteso i rami e i miei rami son rami di maestà e di bellezza.

Salmi 147,12-13.14-15.19-20.
Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.

Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri i suoi precetti.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 1,3-6.15-18.
Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità,
predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo,
secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto;
Perciò anch'io, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell'amore che avete verso tutti i santi,
non cesso di render grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere,
perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui.
Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 1,1-18.
 
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto.
A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome,
i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.

 Meditazione del giorno
San Romano il Melode (?-circa 560), compositore d’inni greco
Inno 13, per la Natività ; SC 110, 143
 
« Il Verbo era Dio… Il Verbo si fece carne »
Ascoltate, pastori, il suono delle trombe… Il Verbo viene generato, Dio viene manifestato al mondo ! E voi, figlie dei re, entrate nella gioia della Madre di Dio (cfr Sal 44,10). Popoli, diciamo : « Sii benedetto, Dio bambino, gloria a te ! »

La Vergine, che non conosceva uomo (Lc 1,34), ha dato alla luce la gioia, l’antica tristezza è cessata. Oggi, l'Increato è nato, colui che il mondo non può contenere entra nel mondo. Oggi la gioia si è manifestata agli uomini ; oggi l’errore è gettato nell'abisso ; Popoli, diciamo : « Sii benedetto, Dio bambino, gloria a te ! »

Pastori…, cantate il Maestro nato a Betlemme…, colui che riscatta il mondo. Ecco che la maledizione di Eva è stata interrotta, grazie a colui che è nato dalla Vergine… Acclamiamo Dio con voci di gioia » (Sal 46,2) ; formiamo un unico coro con gli angeli. Il Signore è nato dalla Vergine Maria per « sostenere quelli che vacillano e rialzare chiunque è caduto » (Sal 144,14), quelli che gridano con fede : « Sii benedetto, Dio bambino, gloria a te ! »

L’autore della Legge si è incarnato sotto la Legge (Gal 4,4), il Figlio non temporale è nato dalla Vergine, il Creatore dell’universo giace nella mangiatoia. Colui che viene generato eternamente dal Padre, senza madre nel cielo, è nato dalla Vergine, senza padre sulla terra, Popoli, diciamo : « Sii benedetto, Dio bambino, gloria a te ! »

In verità, la gioia è appena nata nella stalla. Oggi i cori angelici si rallegrano ; tutte le nazioni celebrano la Vergine immacolata ; Adamo nostro progenitore danza di gioia, perché oggi è nato il Salvatore. Popoli, diciamo : « Sii benedetto, Dio bambino, gloria a te ! »

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