Antifona d'ingresso
Ascoltate, o popoli, la voce del Signore;
proclamate la sua parola sino ai confini della terra:
verrà il nostro Salvatore,
non abbiate timore. (cf. Ger 31,10; Is 35,4)
Ascoltate, o popoli, la voce del Signore;
proclamate la sua parola sino ai confini della terra:
verrà il nostro Salvatore,
non abbiate timore. (cf. Ger 31,10; Is 35,4)
Dal libro del profeta Isaìa (Is 35,1-10)
Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.
Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso sorgenti d’acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli
diventeranno canneti e giuncaie.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa;
nessun impuro la percorrerà.
Sarà una via che il suo popolo potrà percorrere
e gli ignoranti non si smarriranno.
Non ci sarà più il leone,
nessuna bestia feroce la percorrerà o vi sosterà.
Vi cammineranno i redenti.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.
Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.
Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso sorgenti d’acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli
diventeranno canneti e giuncaie.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa;
nessun impuro la percorrerà.
Sarà una via che il suo popolo potrà percorrere
e gli ignoranti non si smarriranno.
Non ci sarà più il leone,
nessuna bestia feroce la percorrerà o vi sosterà.
Vi cammineranno i redenti.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.
Salmo 84
Ecco il nostro Dio, egli viene a salvarci.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
Ecco il nostro Dio, egli viene a salvarci.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
+ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 5,17-26)
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
Meditazione del giorno
Monaci Benedettini Silvestrini
Egli viene a salvarvi!
"Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi". Queste parole del profeta, ma tutto il suo brano odierno, risuonano come un gioioso preannuncio del Natale. E anche il salmista, con evidenti accenti messianici fa eco alla profezia: "Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra. Amore e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo". Il vangelo contiene un salutare insegnamento per tutti noi. Un bell'esempio di cristiana solidarietà: il paralitico, assolutamente incapace di muoversi in modo autonomo, ma sicuramente desideroso di ottenere la guarigione, viene condotto su un lettuccio da alcuni uomini da Gesù e per la calca della gente, con un fare ardimentoso, lo calano dal tetto davanti al Signore nel mezzo della stanza. È sempre Gesù che salva, sarà Lui a perdonare e guarire per la divina potenza, ma tutto ciò avviene anche e soprattutto per la fede degli anonimi portatori. "Vedendo la loro fede Gesù disse Uomo ti sono perdonati i tuoi peccati...", ma poi per dimostrare che il Messia mandato dal Padre ha il potere di rimettere i peccati, per questo è venuto nel mondo, dice al paralitico: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua". Il miracolo più che stupore e la meraviglia dovrebbe far ardere la fede e spingere alla conversione. Dovrebbe convincerci che spesso nella vita anche noi dobbiamo farci carico di chi non sa muoversi da solo, i paralitici nell'anima, per portarlo alla grotta, per portarlo all'altare, al confessionale dove potrà trovare salute e perdono. Il Signore Gesù si caricato della croce, di tutti noi, di tutti i nostri peccati e ha sofferto e offerto la sua passione e morte per ridarci la vita. Lo stesso compito l'ha affidato ai suoi, a tutti noi, anche a te!
"Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi". Queste parole del profeta, ma tutto il suo brano odierno, risuonano come un gioioso preannuncio del Natale. E anche il salmista, con evidenti accenti messianici fa eco alla profezia: "Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra. Amore e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo". Il vangelo contiene un salutare insegnamento per tutti noi. Un bell'esempio di cristiana solidarietà: il paralitico, assolutamente incapace di muoversi in modo autonomo, ma sicuramente desideroso di ottenere la guarigione, viene condotto su un lettuccio da alcuni uomini da Gesù e per la calca della gente, con un fare ardimentoso, lo calano dal tetto davanti al Signore nel mezzo della stanza. È sempre Gesù che salva, sarà Lui a perdonare e guarire per la divina potenza, ma tutto ciò avviene anche e soprattutto per la fede degli anonimi portatori. "Vedendo la loro fede Gesù disse Uomo ti sono perdonati i tuoi peccati...", ma poi per dimostrare che il Messia mandato dal Padre ha il potere di rimettere i peccati, per questo è venuto nel mondo, dice al paralitico: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua". Il miracolo più che stupore e la meraviglia dovrebbe far ardere la fede e spingere alla conversione. Dovrebbe convincerci che spesso nella vita anche noi dobbiamo farci carico di chi non sa muoversi da solo, i paralitici nell'anima, per portarlo alla grotta, per portarlo all'altare, al confessionale dove potrà trovare salute e perdono. Il Signore Gesù si caricato della croce, di tutti noi, di tutti i nostri peccati e ha sofferto e offerto la sua passione e morte per ridarci la vita. Lo stesso compito l'ha affidato ai suoi, a tutti noi, anche a te!
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