Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 23 gennaio 2014


Antifona d'ingresso
 
Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te:
inneggi al tuo nome, o Altissimo. (Sal 66,4)




Primo libro di Samuele 18,6-9.19,1-7.
Al loro rientrare, mentre Davide tornava dall'uccisione del Filisteo, uscirono le donne da tutte le città d'Israele a cantare e a danzare incontro al re Saul, accompagnandosi con i timpani, con grida di gioia e con sistri.
Le donne danzavano e cantavano alternandosi : "Saul ha ucciso i suoi mille, Davide i suoi diecimila".
Saul ne fu molto irritato e gli parvero cattive quelle parole. Diceva: "Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dato mille. Non gli manca altro che il regno".
Così da quel giorno in poi Saul si ingelosì di Davide.
Saul comunicò a Giònata suo figlio e ai suoi ministri di aver deciso di uccidere Davide. Ma Giònata figlio di Saul nutriva grande affetto per Davide.
Giònata informò Davide dicendo: "Saul mio padre cerca di ucciderti. Stà in guardia da domani all'alba, stà fermo in un luogo nascosto e non farti vedere.
Io uscirò e starò al fianco di mio padre nella campagna dove sarai tu e parlerò in tuo favore a mio padre. Vedrò ciò che succede e te lo farò sapere".
Giònata parlò difatti a Saul suo padre in favore di Davide e gli disse: "Non si macchi il re contro il suo servo, contro Davide, che non si è macchiato contro di te, che anzi ti ha reso un servizio molto grande.
Egli ha esposto la vita, quando sconfisse il Filisteo, e il Signore ha concesso una grande vittoria a tutto Israele. Hai visto e hai gioito. Dunque, perché pecchi contro un innocente, uccidendo Davide senza motivo?".
Saul ascoltò la voce di Giònata e giurò: "Per la vita del Signore, non morirà!".
Giònata chiamò Davide e gli riferì questo colloquio. Poi Giònata introdusse presso Saul Davide, che rimase al suo seguito come prima.


Salmi 56(55),2-3.9-10ab.10c-11.12-13.
Pietà di me, o Dio, perché l'uomo mi calpesta,
un aggressore sempre mi opprime.
Mi calpestano sempre i miei nemici,
molti sono quelli che mi combattono.

I passi del mio vagare tu li hai contati,
le mie lacrime nell'otre tuo raccogli;
non sono forse scritte nel tuo libro?
Allora ripiegheranno i miei nemici,

quando ti avrò invocato:
so che Dio è in mio favore.
Lodo la parola di Dio,
lodo la parola del Signore,

in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?
Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,7-12.
 
Gesù intanto si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea.
Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui.
Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.
Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.
Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!».
Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.

Meditazione del giorno
Giuliana di Norwich (tra 1342-1430 cc), reclusa inglese
Rivelazioni dell’amore divino, cap. 36
 
“Quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo”
    Per tutto il tempo che vivremo, quando nella nostra insipienza volgiamo lo sguardo a ciò che è riprovevole, nostro Signore Iddio ci avverte teneramente e ci chiama con gran gioia, dicendo all’anima : «Abbandona ciò che ami, figlio mio carissimo. Volgiti a me; sono io tutto quanto desideri. Rallegrati nel tuo salvatore e nella tua salvezza ». Sono certa che l’anima perspicace per la grazia vedrà e sentirà che nostro Signore agisce in noi così. Poiché, se quest’azione concerne l’umanità in genere, ogni singolo uomo non ne è escluso…

    Ma, ancor più, Dio ha illuminato la mia intelligenza e mi ha fatto capire come Egli opera i miracoli : “Si sa che quaggiù ho già compiuto molti miracoli,  straordinari e meravigliosi, grandi e gloriosi. Ciò che ho fatto allora, continuo a farlo e lo farò in avvenire”. Sappiamo che ogni miracolo è preceduto da dolori, angosce, tribolazioni. E’ perché prendiamo coscienza della nostra debolezza e delle sciocchezze che commettiamo a causa del peccato, e così diventiamo umili e ci rivolgiamo a Dio implorando il suo aiuto e la sua grazia. I miracoli vengono dopo, dall’onnipotenza, sapienza e bontà di Dio, e rivelano la forza e le beatitudini del cielo, per quanto è possibile in questa vita temporale. Così si rafforza la nostra fede e cresce la speranza nell’amore. Ecco perché piace a Dio essere conosciuto e glorificato attraverso i miracoli. Vuole che non siamo oppressi dalla tristezza e dalle tempeste che ci capitano ; succede sempre così prima dei miracoli !



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