Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 6 gennaio 2014


Antifona d'ingresso
È venuto il Signore nostro re:
nelle sue mani è il regno, la potenza
e la gloria.(cf. Ml 3,1; 1Cr 19,12)
 
 
 
 
 
Epifania del Signore, solennità - Anno A

Libro di Isaia 60,1-6.
Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te.
Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio.
A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore.

Salmi 72(71),2.7-8.10-11.12-13.
Regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.
Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.

E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
I re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.

A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni.
Egli libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,

avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 3,2-3a.5-6.
Penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro beneficio:
come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero di cui sopra vi ho scritto brevemente.
Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito:
che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo,

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 2,1-12.
 
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:
«Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo».
All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.
Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella
e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.
Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.

Meditazione del giorno
San Rafael Arnaiz Baron (1911-1938), monaco trappista spagnolo
Scritti spirituali, 06/01/1937
 
“Entrati nella casa, videro il bambino”
    L’adorazione dei re : i potenti di questo mondo abbassano la testa davanti all’umile culla di un bambino. Oro, incenso e mirra venuti dall’Oriente: ansia nei cuori, polvere delle strade percorse nella notte, guidati da una stella. “Dov’è il neonato?” … Sono passati venti secoli : molte anime percorrono le strade della terra come i magi d’Oriente e continuano a chiedere: "Avete visto l'amato del mio cuore?" (Ct 3,3) Ed è ancora una stella di luce che, illuminando la strada, ci conduce all’umiltà di un presepio e ci mostra ciò che ci ha fatto uscire “dall'accampamento” (Eb 13,13; cfr Lc 16,27). Ci mostra un Dio che, pur Signore di ogni cosa, manca di tutto. Il Creatore della luce e del calore del sole patisce il freddo ; colui che viene al mondo per amore degli uomini è da loro dimenticato.

    Oggi, come allora, ci sono anime che cercano Dio… Purtroppo non tutti arrivano a trovarlo, non guardano la stella che è la fede ; non osano neppure avventurarsi sulle strade che conducono a lui, cioè l’umiltà, la rinuncia, il sacrificio e quasi sempre la croce…

    Quando in questa notte, nel coro, mi ricordavo, senza volerlo, dell’infanzia, della mia casa, dei re, l’abito monastico mi diceva altro : anch’io, come i magi, sono venuto a cercare un presepio. Non sono più un bambino che ha bisogno di giochi : i sogni sono ora più grandi e non sono certo di questa vita. I sogni del mondo, come i giochi dei bambini, portano gioia perché li si aspetta, ma poi non si tratta che di un po' di ‘cartone’. I sogni del cielo durano tutta la vita e poi non deludono. Come devono essere tornati felici i magi, dopo aver visto Dio! Anch’io lo vedrò, devo solo aspettare un po’. Il mattino arriverà ben presto, e con lui la luce. Sarà un magnifico risveglio!

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