Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 17 febbraio 2014

 
Antifona d'ingresso
Sii per me difesa, o Dio, rocca e fortezza che mi salva,
perché tu sei mio baluardo e mio rifugio;
guidami per amore del tuo nome. (Sal 31,3-4)
 
 
 
 
Lettera di san Giacomo 1,1-11.
Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù disperse nel mondo, salute.
Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove,
sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza.
E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.
Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data.
La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all'onda del mare mossa e agitata dal vento;
e non pensi di ricevere qualcosa dal Signore
un uomo che ha l'animo oscillante e instabile in tutte le sue azioni.
Il fratello di umili condizioni si rallegri della sua elevazione
e il ricco della sua umiliazione, perché passerà come fiore d'erba.
Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l'erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco appassirà nelle sue imprese.
 
Salmi 119(118),67.68.71.72.75.76.
Prima di essere umiliato andavo errando,
ma ora osservo la tua parola.
Tu sei buono e fai il bene,
insegnami i tuoi decreti.

Bene per me se sono stato umiliato,
perché impari ad obbedirti.
La legge della tua bocca mi è preziosa
più di mille pezzi d'oro e d'argento.

Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi
e con ragione mi hai umiliato.
Mi consoli la tua grazia,
secondo la tua promessa al tuo servo.

+ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 8,11-13.
 
Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione».
E lasciatili, risalì sulla barca e si avviò all'altra sponda.
 
 Meditazione del giorno
San [Padre] Pio da Pietrelcina (1887-1968), cappuccino
CE,57 ; Ep 3,400s
 
« Perché questa generazione chiede un segno ? »
L’atto di fede più bello è quello che sgorga sulle tue labbra, mentre sei in piena oscurità, in mezzo ai sacrifici, alle sofferenze, al supremo sforzo di una ferma volontà di fare il bene. Come il fulmine, un tale atto di fede squarcia le tenebre della tua anima; in mezzo ai lampi del temporale, ti eleva e ti conduce a Dio.

La fede viva, la certezza incrollabile e l’adesione incondizionata alla volontà del Signore, ecco la luce che rischiara i passi del popolo di Dio nel deserto. Questa stessa luce risplende in ogni istante, negli spiriti graditi al Padre. Questa luce ha anche guidato i magi e li ha condotti ad adorare il Messia appena nato. Questa è la stella profetizzata da Balaam (Num 24,17), la fiaccola che guida i passi di ogni uomo che cerca Dio.

Ora questa luce, questa stella, questa fiaccola, sono anche ciò che illumina la tua anima, ciò che guida i tuoi passi per impedirti di inciampare, che fortifica il tuo spirito nell’amore di Dio. Non lo vedi, non lo capisci, ma questo non è necessario. Vedrai solo le tenebre, non però quelle dei figli di perdizione bensì piuttosto quelle che avvolgono il Sole eterno. Ritieni certo che questo Sole risplende nella tua anima: il profeta del Signore ha cantato a proposito di lui: “Alla tua luce vediamo la luce” (Sal 36,10).

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