Antifona d'ingresso
Tu mi liberi, Signore, dall’ira dei miei nemici.
Tu mi innalzi sopra i miei avversari,
e mi salvi dall’uomo violento. (Sal 18,48-49)
Tu mi liberi, Signore, dall’ira dei miei nemici.
Tu mi innalzi sopra i miei avversari,
e mi salvi dall’uomo violento. (Sal 18,48-49)
Libro di Daniele 3,14-20.91-92.95.
In quei giorni, il re Nabucodònosor disse: "È vero, Sadràch, Mesàch e Abdènego, che voi non servite i miei dei e non adorate la statua d'oro che io ho fatto innalzare?
Ora, se voi sarete pronti, quando udirete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di strumenti musicali, a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatta, bene; altrimenti in quel medesimo istante sarete gettati in mezzo ad una fornace dal fuoco ardente. Qual Dio vi potrà liberare dalla mia mano?".
Ma Sadràch, Mesàch e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: "Re, noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito;
sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace con il fuoco acceso e dalla tua mano, o re.
Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dei e non adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto".
Allora Nabucodònosor, acceso d'ira e con aspetto minaccioso contro Sadràch, Mesàch e Abdènego, ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito.
Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadràch, Mesàch e Abdènego e gettarli nella fornace con il fuoco acceso.
Allora il re Nabucodònosor rimase stupito e alzatosi in fretta si rivolse ai suoi ministri: "Non abbiamo noi gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?". "Certo, o re", risposero.
Egli soggiunse: "Ecco, io vedo quattro uomini sciolti, i quali camminano in mezzo al fuoco, senza subirne alcun danno; anzi il quarto è simile nell'aspetto a un figlio di dei".
Nabucodònosor prese a dire: "Benedetto il Dio di Sadràch, Mesàch e Abdènego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i servi che hanno confidato in lui; hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per non servire e per non adorare alcun altro dio che il loro Dio.
Libro di Daniele 3,52.53.54.55.56.
"Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri,
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo,
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso,
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel trono del tuo regno,
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo
gli abissi e siedi sui cherubini,
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo,
degno di lode e di gloria nei secoli.
+Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 8,31-42.
In
quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se
rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli;
conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?».
Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.
Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre;
se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi.
Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!».
Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo!
Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto.
Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!».
Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.
conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?».
Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.
Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre;
se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi.
Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!».
Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo!
Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto.
Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!».
Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.
Meditazione del giorno
Sant'Andrea di Creta (660-740), monaco e vescovo
Canone della liturgia ortodossa per la quaresima, quarta ode
« Cercate di uccidermi »
Svegliati, anima mia, considera le tue opere,
ti ripassino davanti agli occhi
ed essi piangano.
Mostra a Cristo le tue azioni e i tuoi pensieri
e sarai giustificata.
Abbi pietà di me, mio Dio, abbi pietà di me.
Oh Verbo, Parola di Dio, sulla croce hai offerto per tutti
il tuo corpo e il tuo sangue:
il tuo corpo per ricreare il mio,
il tuo sangue per lavarmi.
Cristo, hai consegnato il tuo spirito
per ricondurmi a tuo Padre (Lc 23,46).
E’ nel cuore della terra che il suo Creatore è venuto a salvarci.
Ha voluto essere inchiodato sull’albero dei dolori
e subito il Paradiso perduto è stato ritrovato (Lc 23,43).
Per questo sei adorato da cielo e terra,
dalla creazione tutta intera
dalla folla dei riscattati provenienti da tutte le nazioni.
Il sangue e l’acqua sgorgati
dal tuo cuore trafitto (Gv 19,34)
siano per me un bagno battesimale,
un beveraggio di redenzione.
Cosparso delle tue parole di vita come di profumo,
ricevute come bevanda,
sarò doppiamente purificato, oh Verbo, Parola di Dio.
La Chiesa è il calice che riceve
il getto vivificante del tuo costato,
duplice e unico fiotto della conoscenza e del perdono,
immagine dei Testamenti, l’Antico e il Nuovo,
riuniti in uno solo.
Abbi pietà di me, mio Dio, abbi pietà di me.
ti ripassino davanti agli occhi
ed essi piangano.
Mostra a Cristo le tue azioni e i tuoi pensieri
e sarai giustificata.
Abbi pietà di me, mio Dio, abbi pietà di me.
Oh Verbo, Parola di Dio, sulla croce hai offerto per tutti
il tuo corpo e il tuo sangue:
il tuo corpo per ricreare il mio,
il tuo sangue per lavarmi.
Cristo, hai consegnato il tuo spirito
per ricondurmi a tuo Padre (Lc 23,46).
E’ nel cuore della terra che il suo Creatore è venuto a salvarci.
Ha voluto essere inchiodato sull’albero dei dolori
e subito il Paradiso perduto è stato ritrovato (Lc 23,43).
Per questo sei adorato da cielo e terra,
dalla creazione tutta intera
dalla folla dei riscattati provenienti da tutte le nazioni.
Il sangue e l’acqua sgorgati
dal tuo cuore trafitto (Gv 19,34)
siano per me un bagno battesimale,
un beveraggio di redenzione.
Cosparso delle tue parole di vita come di profumo,
ricevute come bevanda,
sarò doppiamente purificato, oh Verbo, Parola di Dio.
La Chiesa è il calice che riceve
il getto vivificante del tuo costato,
duplice e unico fiotto della conoscenza e del perdono,
immagine dei Testamenti, l’Antico e il Nuovo,
riuniti in uno solo.
Abbi pietà di me, mio Dio, abbi pietà di me.