Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 4 aprile 2014


Antifona d'ingresso
Salvami, o Dio, per il tuo nome,
e nella tua potenza rendimi giustizia.
Ascolta, o Dio, la mia preghiera,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca. (Sal 54,3-4)
 
 
 
  Libro della Sapienza 2,1a.12-22.
Dicono gli empi tra sé, con ragionamenti errati:
« Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo ed è contrario alle nostre azioni; ci rimprovera le trasgressioni della legge e ci rinfaccia le mancanze contro l'educazione da noi ricevuta.
Proclama di possedere la conoscenza di Dio e si dichiara figlio del Signore.
È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti; ci è insopportabile solo al vederlo,
perché la sua vita è diversa da quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade.
Moneta falsa siam da lui considerati, schiva le nostre abitudini come immondezze. Proclama beata la fine dei giusti e si vanta di aver Dio per padre.
Vediamo se le sue parole sono vere; proviamo ciò che gli accadrà alla fine.
Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà, e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti, per conoscere la mitezza del suo carattere e saggiare la sua rassegnazione.
Condanniamolo a una morte infame, perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà ».
La pensano così, ma si sbagliano; la loro malizia li ha accecati.
Non conoscono i segreti di Dio; non sperano salario per la santità né credono alla ricompensa delle anime pure.


Salmi 34(33),17-18.19-20.21.23.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per cancellarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li salva da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,
egli salva gli spiriti affranti.
Molte sono le sventure del giusto,
ma lo libera da tutte il Signore.

Preserva tutte le sue ossa,
neppure uno sarà spezzato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi,
chi in lui si rifugia non sarà condannato.

+ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 7,1-2.10.25-30.
 
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne;
Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto.
Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere?
Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo?
Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete.
Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora. 


Meditazione del giorno

Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Nord Africa) e dottore della Chiesa
Discorso sul Vangelo di Giovanni, n° 31, 3-4; CCL 36, 294-295 (Nuova Biblioteca Agostiniana)
 
Mi conoscete e non mi conoscete
    Gesù allora, mentre insegnava, gridò forte nel tempio e disse: “Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete” (Gv 7, 27-28). Come a dire: Voi mi conoscete e non mi conoscete; sapete di dove sono e non lo sapete. Sapete di dove sono io, Gesù di Nazareth, di cui conoscete anche i genitori. Sotto questo aspetto rimaneva nascosto solo il parto verginale… Sapevano tutto di Gesù come uomo: era nota la sua faccia, era nota la sua patria, era nota la sua parentela, si sapeva dove era nato. Giustamente egli disse: “Voi mi conoscete e sapete di dove sono”, secondo la carne e l'aspetto umano.

    Ma secondo la divinità no: “Io non sono venuto da me, e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete”. Se volete conoscerlo, credete in colui che egli ha mandato e allora lo conoscerete. “Nessuno - infatti - ha mai visto Dio, se non l'unigenito Figlio che è nel seno del Padre, e che ce lo ha rivelato” (Gv 1, 18); e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo (Mt 11, 27)… “Io lo conosco”. Rivolgetevi, dunque, a me per conoscerlo. … “Vengo da lui, ed è lui che mi ha mandato”. Ha dimostrato magnificamente l'una e l'altra verità…:  il Figlio viene dal Padre, e tutto ciò che il Figlio è, lo è da colui del quale egli è Figlio. Perciò diciamo che il Signore Gesù è “Dio che viene da Dio” (Credo); del Padre diciamo … soltanto Dio. Così diciamo che il Signore è “Luce che viene dalla Luce”; del Padre diciamo che è … soltanto Luce. E' in questo senso che dice “vengo da lui”. 



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