Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 8 agosto 2014

Antifona d'ingresso
Questi sono i santi
che hanno ottenuto benedizione dal Signore
e misericordia da Dio loro salvezza;
è questa la generazione che cerca il Signore. (cf. Sal 24,5-6)
 
 
Libro di Naum 2,1.3.3,1-3.6-7.
Ecco sui monti i passi d'un messaggero, un araldo di pace! Celebra le tue feste, Giuda, sciogli i tuoi voti, poiché non ti attraverserà più il malvagio: egli è del tutto annientato.
Contro di te avanza un distruttore: montare la guardia alla fortezza, sorvegliare le vie, cingerti i fianchi, raccogliere tutte le forze.
Guai alla città sanguinaria, piena di menzogne, colma di rapine, che non cessa di depredare!
Sibilo di frusta, fracasso di ruote, scalpitio di cavalli, cigolio di carri,
cavalieri incalzanti, lampeggiare di spade, scintillare di lance, feriti in quantità, cumuli di morti, cadaveri senza fine, s'inciampa nei cadaveri.
Ti getterò addosso immondezze, ti svergognerò, ti esporrò al ludibrio.
Allora chiunque ti vedrà, fuggirà da te e dirà: "Ninive è distrutta!". Chi la compiangerà? Dove cercherò chi la consoli?

Libro del Deuteronomio 32,35cd-36ab.39abcd.41.
Mia sarà la vendetta e il castigo, quando vacillerà il loro piede! Sì, vicino è il giorno della loro rovina e il loro destino si affretta a venire.
Sì, vicino è il giorno della loro rovina
e il loro destino si affretta a venire.
Perché il Signore farà giustizia al suo popolo

e dei suoi servi avrà compassione;
quando vedrà che ogni forza è svanita
e non è rimasto né schiavo, né libero.
Ora vedete che io, io lo sono e nessun altro è dio accanto a me. Sono io che dò la morte e faccio vivere; io percuoto e io guarisco e nessuno può liberare dalla mia mano.

Ora vedete che io, io lo sono e nessun altro è dio accanto a me. Sono io che dò la morte e faccio vivere; io percuoto e io guarisco e nessuno può liberare dalla mia mano.
Ora vedete che io, io lo sono e nessun altro è dio accanto a me. Sono io che dò la morte e faccio vivere; io percuoto e io guarisco e nessuno può liberare dalla mia mano.
Ora vedete che io, io lo sono e nessun altro è dio accanto a me. Sono io che dò la morte e faccio vivere; io percuoto e io guarisco e nessuno può liberare dalla mia mano.
quando avrò affilato la folgore della mia spada e la mia mano inizierà il giudizio, farò vendetta dei miei avversari, ripagherò i miei nemici.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 16,24-28.
 
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venir
e dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?
Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno».


Meditazione del giorno
Imitazione di Cristo, trattato spirituale del XV secolo
Libro 2, cap. 12
 
“Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso”
    Molti desiderano entrare nel regno celeste di Gesù; pochi invece sono pronti a portare la sua croce. Molti desiderano le sue consolazioni, pochi vogliono le sue tribolazioni. Molti sono disposti a sedere alla sua mensa (Sir 6,10), pochi disposti a digiunare. Tutti desiderano godere con Lui, pochi vogliono soffrire per Lui. Molti seguono Gesù fino alla distribuzione del pane (Lc 24,35), pochi invece fino al momento di bere il calice della passione (Mt 20,22). Molti guardano con venerazione ai suoi miracoli, pochi seguono l'ignominia della croce. Molti amano Gesù fin tanto che non succedono avversità. Molti lo lodano e lo benedicono soltanto mentre ricevono da lui qualche consolazione; ma, se Gesù si nasconde e li abbandona per un poco, cadono in lamentazione e in grande abbattimento.

    Invece coloro che amano Gesù per Gesù, non già per i doni che lui fa loro, lo benedicono nella tribolazione e nell'angustia del cuore, come nel maggior gaudio spirituale. E anche se Gesù non volesse mai dare loro una consolazione, ugualmente vorrebbero sempre lodarlo e ringraziarlo.  Oh!, quanto è potente l’amore puro per Gesù, non mescolato ad alcun interesse ed egoismo!



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