XXIX Domenica del Tempo Ordinario - Anno A
Antifona d'ingresso
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8)
Libro di Isaia 45,1.4-6.
Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l'ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso.
Per amore di Giacobbe mio servo e di Israele mio eletto io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo sebbene tu non mi conosca.
Io sono il Signore e non v'è alcun altro; fuori di me non c'è dio; ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci,
perché sappiano dall'oriente fino all'occidente che non esiste dio fuori di me. Io sono il Signore e non v'è alcun altro».
Salmi 96(95),1.3.4-5.7-8.9b-10.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
in mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dei.
Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla,
ma il Signore ha fatto i cieli.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra i popoli: "Il Signore regna!".
Sorregge il mondo, perché non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine.
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi 1,1-5b.
Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace!
Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente
memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo.
Noi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui.
Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 22,15-21.
Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l'ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso.
Per amore di Giacobbe mio servo e di Israele mio eletto io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo sebbene tu non mi conosca.
Io sono il Signore e non v'è alcun altro; fuori di me non c'è dio; ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci,
perché sappiano dall'oriente fino all'occidente che non esiste dio fuori di me. Io sono il Signore e non v'è alcun altro».
Salmi 96(95),1.3.4-5.7-8.9b-10.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
in mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dei.
Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla,
ma il Signore ha fatto i cieli.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra i popoli: "Il Signore regna!".
Sorregge il mondo, perché non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine.
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi 1,1-5b.
Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace!
Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente
memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo.
Noi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui.
Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 22,15-21.
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva ridotto al silenzio i sadducei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi.
Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno.
Dicci dunque il tuo parere: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate?
Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro.
Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?».
Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Meditazione del giorno
Sant'Antonio di Padova (circa 1195 – 1231), francescano, dottore della Chiesa
Omelie per la domenica e le feste dei santi
Sant'Antonio di Padova (circa 1195 – 1231), francescano, dottore della Chiesa
Omelie per la domenica e le feste dei santi
« Risplenda su di noi la luce del tuo volto » (Sal 4,7)
Come questa moneta d'argento porta l'immagine di Cesare, così la
nostra anima è l'immagine della Santa Trinità, secondo ciò che sta detto
nel salmo: «La luce del tuo volto è impressa in noi, Signore» (4,7
LXX)... Signore, la luce del tuo volto, cioè la luce della tua grazia
che mette in noi la tua immagine e ci rende simili a te, è impressa in
noi, cioè nella nostra ragione che è la potenza più elevata della nostra
anima e che riceve questa luce come la cera riceve l'impronta del
sigillo. Il volto di Dio, è la nostra ragione; infatti come si riconosce
una persona dal suo volto, così conosciamo Dio attraverso lo specchio
della ragione. Ma la ragione è stata deformata dal peccato dell'uomo,
poiché il peccato oppone l'uomo a Dio. La grazia di Cristo ha riparato
la nostra ragione. Per questo l'apostolo Paolo dice agli Efesini:
«Dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente» (4,23). La luce di
cui si parla in questo salmo è dunque la grazia, che restaura l'immagine
di Dio impressa nella nostra natura...
L'intera Trinità ha fatto l'uomo a sua somiglianza. Nella memoria, assomiglia al Padre; nell'intelligenza, assomiglia al Figlio; nell'amore, assomiglia allo Spirito Santo... Al momento della creazione, l'uomo è stato fatto «a immagine e somiglianza di Dio» (Gen 1,26). Immagine nella conoscenza della verità; somiglianza nell'amore della virtù. La luce del volto di Dio è dunque la grazia che ci giustifica e rivela nuovamente l'immagine creata. Questa luce costituisce tutto il bene dell'uomo, il suo vero bene; lo caratterizza, come l'immagine di Cesare caratterizza la moneta d'argento. Per questo il Signore aggiunge: «Rendete a Cesare quello che è di Cesare». Come se dicesse: Così come rendete a Cesare la sua immagine, rendete a Dio la vostra anima, adornata e caratterizzata dalla luce del suo volto.
L'intera Trinità ha fatto l'uomo a sua somiglianza. Nella memoria, assomiglia al Padre; nell'intelligenza, assomiglia al Figlio; nell'amore, assomiglia allo Spirito Santo... Al momento della creazione, l'uomo è stato fatto «a immagine e somiglianza di Dio» (Gen 1,26). Immagine nella conoscenza della verità; somiglianza nell'amore della virtù. La luce del volto di Dio è dunque la grazia che ci giustifica e rivela nuovamente l'immagine creata. Questa luce costituisce tutto il bene dell'uomo, il suo vero bene; lo caratterizza, come l'immagine di Cesare caratterizza la moneta d'argento. Per questo il Signore aggiunge: «Rendete a Cesare quello che è di Cesare». Come se dicesse: Così come rendete a Cesare la sua immagine, rendete a Dio la vostra anima, adornata e caratterizzata dalla luce del suo volto.