L'ufficiale che comandava i quattro soldati addetti alla crocifissione, colpito da quanto aveva ascoltato e visto e dal modo come Gesù era spirato,fu preso da un sacro terore ed esclamò: "Veramente quest'uomo era il figlio di Dio".
Una tradizione racconta che questo centurione fu il soldato che colpì con la sua lancia il costato di Gesù ormai morto. Come ben sappiamo dalla ferità sgorgò subito sangue misto ad acqua. Gocce di questo sangue finirono negli occhi di Longino che, sembra, avesse gli occhi ammalati. Non appena il sangue toccò i suoi occhi questi guarirono immediatamente.
Il miracolo inaspettato portò alla fede il soldato, il quale subito provvide a raccogliere un poco di terra bagnata dal sangue di Gesù, ai piedi della croce e portò il prezioso cimelio custodito in una cassetta metallica,attraverso lunghe peregrinazioni, fino in Italia.
Attualmente le ossa del santo e la preziosa reliquia sono custodite nella chiesa di Sant’Andrea a Mantova.
Eccoci di nuovo davanti ad un miracolo, e come tutti i miracoli compiuti da Gesù, anche questo ci manifesta l'infinita misericordia di Dio. Il soldato che l'ha seguito, che l'ha infilzato con la spada per impedire che gli venissero spezzate le gambe, un centurione romano ai piedi della croce ritrova la fede, e i suoi occhi possono ammirare il volto del Signore.
Questo miracolo assume un significato profondo per tutti noi. Noi uomini che abbiamo gli occhi chiusi, che siamo accecati dalle luci del mondo non possiamo vedere Gesù, non riusciamo a scorgerlo. La nostra cecità ci impedisce di vedere la "verità". E solamente ai piedi della croce potremo trovarla. Anche noi siamo come il centurione, lo seguiamo un pò in disparte per non comprometterci, ma speriamo che sia egli l'uomo che potrà guarirci dalle nostre infermità. E solo quando giungeremo al traguardo scopriremo che "Veramente, quest'uomo è il figlio di Dio".
Eccoci di nuovo davanti ad un miracolo, e come tutti i miracoli compiuti da Gesù, anche questo ci manifesta l'infinita misericordia di Dio. Il soldato che l'ha seguito, che l'ha infilzato con la spada per impedire che gli venissero spezzate le gambe, un centurione romano ai piedi della croce ritrova la fede, e i suoi occhi possono ammirare il volto del Signore.
Questo miracolo assume un significato profondo per tutti noi. Noi uomini che abbiamo gli occhi chiusi, che siamo accecati dalle luci del mondo non possiamo vedere Gesù, non riusciamo a scorgerlo. La nostra cecità ci impedisce di vedere la "verità". E solamente ai piedi della croce potremo trovarla. Anche noi siamo come il centurione, lo seguiamo un pò in disparte per non comprometterci, ma speriamo che sia egli l'uomo che potrà guarirci dalle nostre infermità. E solo quando giungeremo al traguardo scopriremo che "Veramente, quest'uomo è il figlio di Dio".
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