Dall'altro lato Simone di Cirene, le donne, Maria e Giovanni l'apostolo. L'opera dell'uomo che ha tradito, la vediamo chiaramente nell'immagine qui a fianco. Crediamo che sia solo finzione? Certo questa foto, che mostra una scena della Passione, ed è stata tratta da un film, è "finta". Ma quando pensiamo alla Passione di Gesù ci soffermiamo mai a riflettere sul fatto che tutto questo è accaduto veramente ad un uomo?Quando riviviamo le tappe della sua "sofferenza" non ci viene voglia di urlare il nostro disappunto? Siamo cristiani proprio perchè ques'uomo ha versato il suo sangue per noi. Ma cosa dire di noi?
Ogni giorno ci comportiamo come Giuda, quando tradiamo Gesù per andare dietro al mondo, agli interessi, alla gloria personale, prendiamo i trenta denari e viviamo la nostra vita convinti che tutto andrà bene.
Ci comportiamo come Pietro, quando ci vergognamo di ammettere di conoscere Gesù, quando abbiamo paura di dire che siamo suoi discepoli. Siamo come i farisei Anna e Caifa, ai quali Gesù dava fastidio con la sua predicazione. Siamo come Pilato con la nostra indifferenza e il nostro lasciar fare. Siamo come Barabba quando con il nostro peccato uccidiamo il fratello innocente. Siamo come il ladrone che non ha fiducia e preferisce morire nel peccato piuttosto che chiedere perdono a Gesù.
Ecco... Questo è il quadro completo della situazione, e ad occhio e croce è lo stesso di duemila anni fa. Ma i personaggi sono cambiati. I personaggi della Passione di oggi, siamo noi, siamo noi che uccidiamo Gesù, che lo leghiamo ad un palo e infliggiamo al suo corpo le stesse torture che ha subito in passato.
Ma che cristiani siamo se invece di difendere Gesù anche noi lo crocifiggiamo?
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