Anche il miracolo Eucaristico di Bolsena avvenne per sostenere la fede di un sacerdote, dubbioso circa la reale presenza di Gesù nell’ostia, Pietro da Praga. Egli si trovava in viaggio in Italia per una udienza con Papa Urbano IV, che durante l’estate si era trasferito ad Orvieto, accompagnato anche da San Tommaso d’Aquino e numerosi altri teologi e Cardinali.
Nel mentre faceva ritorno al suo paese la Boemia, si fermò a Bolsena per celebrare la messa nella Chiesa di Santa Cristina. Fu nel momento della preghiera di consacrazione che avvenne il miracolo così descritto da una lapide posta a ricordo: «Improvvisamente quell’Ostia apparve, in modo visibile, vera carne e aspersa di rosso sangue, eccetto quella particella, tenuta dalle dita di lui: il che non si crede accadesse senza mistero, ma piuttosto perché fosse noto a tutti quella essere stata veramente l’Ostia che era dalle mani dello stesso sacerdote celebrante portata sopra il calice».
Gocce di sangue caddero sopra il Corporale, tovaglia sulla quale è compiuto il santo rito del sacrificio eucaristico, e lo bagnarono. Subito il telo venne portato ad Orvieto e sottoposto al Papa il quale, verificato il prodigio, istituì la festa del « Corpus Domini », dando così estensione in tutta la Chiesa al culto pubblico e solenne dell’Eucaristia.
Sulla scia del fervore suscitato dal Miracolo, nel 1290 fu iniziata sul punto più alto di Orvieto la costruzione del DUOMO al quale si aggiunse la cappella del Corporale (1350) quella nella quale si conserva ancora oggi la reliquia del Miracolo.
Il reliquiario: capolavoro dell'arte orafa del 1337, a forma di trittico, misura cm 63 di larghezza per 138 di altezza.
Nel suo interno conserva, protetto da un vetro, il Corporale.
Aprendo il prezioso reliquario, si può vedere, protetto da un cristallo, il S. Corporale. Sulla stoffa non mancano il segni che il tempo ha lasciato, ma sono ancora evidentissime le macchie del sangue miracolosamente sgorgato dall’Ostia Santa.
Aprendo il prezioso reliquario, si può vedere, protetto da un cristallo, il S. Corporale. Sulla stoffa non mancano il segni che il tempo ha lasciato, ma sono ancora evidentissime le macchie del sangue miracolosamente sgorgato dall’Ostia Santa.
Ogni anno in occasione della solennità del Corpus Domini, tutta Orvieto è in festa. Un lungo corteo storico parte dal Duomo e attraversando le vie della città, accompagna processionalmente il reliquiario Sacro Corporale, sopra il quale è posta anche
l’Ostia Consacrata.