O Gesù, ecco davanti a te un povero peccatore, che, pentito dei suoi peccati, ti chiede misericordia e perdono.
Riconosco la mia stoltezza e colpa nell’averti offeso, trasgredendo la tua Legge, per accontentare le mie insaziabili passioni. Così ho ferito il tuo Cuore ed ho meritato le pene eterne dell’inferno.
Ci può essere stoltezza maggiore della mia?
Non voglio disperarmi, ma con la confidenza del figliuol prodigo, mi getto nelle tue braccia paterne e ti prego di perdonare le mie mancanze, mentre anch’io ti prometto di perdonare a chi mi ha offeso e di non tornar più al peccato, con l’aiuto della tua grazia.
O Maria, o Angelo mio custode, aiutatemi a fare una buona Confessione.
Dopo questa preghiera, ti presenterai al Confessore e dirai, facendo il segno della Croce: - Padre, beneditemi perché ho peccato.
Dopo aver indicato da quanto tempo non ti confessi, esporrai con umiltà e sincerità i peccati commessi, come l’esame di coscienza ti ha evidenziato senza nè diminuire nè aumentare numero e specie.
Confrontati con i comandamenti di Dio.
DOVERI VERSO DIO: preghiera; partecipazione alla S. Messa e alla S. Comunione; rispetto del suo Santo Nome; adempimento della sua volontà nel compiere fedelmente i doveri specifici della tua vocazione.
DOVERI VERSO IL PROSSIMO: amore verso tutti; perdono delle offese; carità verso i più bisognosi, sincerità nel parlare e nel comportamento; buon esem-
pio; rispetto della roba degli altri e del loro buon nome, rifuggendo da mormorazioni e calunnie.
DOVERI VERSO TE STESSO: castità della mente e del corpo; controllo dei pensieri e dei sentimenti interni; adempimento dei tuoi doveri di cittadino, partecipando alla vita pubblica, non defraudando la Comunità con sotterfugi e falsificazioni, dando il tuo voto a chi rispetta e difende i principi cristiani, leggendo la stampa cattolica per crescere nella fede e rifuggendo da letture contrarie alla fede e alla morale; così anche per gli spettacoli; compiendo con spirito di servizio il tuo dovere di lavoro e di professione. Questa è solo una breve traccia, che dovrai completare secondo la tua personale situazione, facendo attenzione anche ai «peccati di omissione», cioè al bene che potevi fare e non hai fatto per pigrizia, per egoismo, per noncuranza.
Poi dirai:
«Di questi peccati e di tutti quelli che non ricordo, anche della vita passata, intendo di accusarmi davanti a Dio e alla Chiesa e chiedo la penitenza e l’assoluzione».
ATTO DI DOLORE: - Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più perché ho offeso te infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto, di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime del peccato. Signore, misericordia, perdonami.
Oppure potrai, più brevemente, dire il seguente atto di dolore:
O Gesù, d’amore acceso, non ti avessi mai offeso; o mio caro e buon Gesù, con la tua santa grazia non ti voglio offender più perché ti amo sopra ogni cosa.
Dopo la confessione farai quanto prima la penitenza imposta dal Confessore.
Per ringraziamento dirai:
O Gesù, quale gioia hanno infuso nel mio cuore le parole del tuo Ministro: «Io ti assolvo»!
Sento che là pace è entrata in me, assieme alla grazia santificante.
Grazie, Gesù, grazie infinite per la bontà che mi usi col tuo perdono. Ti chiedo aiuto speciale perché non ricada più nei peccati.
O Maria, o Angelo mio custode, o Santi miei Patroni, ringraziate per me il Signore ed aiutatemi ad essergli fedele fino alla morte.
Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
io sono il tuo Dio, Signore. Io sarò con te dovunque andrai. |
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