Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Una abitazione eterna in cielo

Dice San Giovanni:"Vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti dei libri. Fu aperto pure un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a quello che era scritto in quei libri, secondo le loro opere" (Ap 20,12).

I cristiani credono che con la morte “la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo”.

L’uomo è destinato a passare tre forme di vita: la prima è quella che viviamo nel grembo materno, la seconda è la vita terrena che prepara alla terza vita quella celeste, quest’ultima a differenza delle prime due, non si vede e non si tocca. Ma siamo veramente convinti che non sia una fantasia o un’ illusione o addirittura una invenzione?

Per rispondere a queste domande è sufficiente riflettere sul fatto che nessuno di noi è in grado di darsi la vita, di conservarla, di difenderla, quindi non vi può essere che una risposta: dipendiamo dal padrone della vita che è Dio. Egli ce l’ha data, l’ha donata ad ognuno di noi perchè ognuno di noi è stato pensato, voluto e amato da Dio. Ognuno di noi è importante davanti a Lui.

Se dunque Dio ha voluto l’uomo, l’ha voluto per sempre e non solo per poco tempo, ma il corpo materiale è corruttibile e quando si spegnerà Dio ci donerà un’abitazione eterna nei cieli. Perchè Dio non può distruggere ciò che ha creato: sarebbe come ritornare sui suoi passi, pentirsi, contraddirsi. E’ chiaro allora che la Chiesa, nel dare l’addio al defunto, ci inviti a cantare canti di gioia e di speranza: “Venite santi di Dio, accorrete angeli del Signore, accogliete la sua anima e presentatela al trono dell’Altissimo. Ti accolga Cristo, che ti ha chiamato e gli angeli ti conducano con Abramo in Paradiso”.


Mi accoglierai nella tua tenda

Quanto è buono Dio con i giusti, con gli uomini dal cuore puro!
Per poco non inciampavano i miei piedi, per nulla vacillavano i miei passi,
perchè ho invidiato i prepotenti, vedendo la prosperità dei malvagi.
Invano dunque ho conservato puro il mio cuore e ho lavato nell’innocenza
le mie mani poichè sono colpito tutto il giorno, e la mia pena si rinnova ogni mattina.
Quando si agitava il mio cuore e nell’intimo mi tormentavo,
io ero stolto e non capivo, davanti a te stavo come una bestia.
Ma io sono con te sempre: tu mi hai preso per la mano destra.
Mi giudicherai con il tuo consiglio e poi mi accoglierai nella tua gloria.
Chi altri avrò per me in cielo? Fuori di te nulla bramo sulla terra.
Vengono meno la mia carne e il mio cuore;
ma la roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre. (Sal 73)

 


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