Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: "Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene".
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore,
esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 28,8-15.
Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli.
Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono.
Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno».
Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto.
Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo:
«Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo.
E se mai la cosa verrà all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia».
Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi.
Meditazione del giorno
San Pietro Crisologo (circa 406-450), vescovo di Ravenna, dottore della Chiesa
Omelia 76,2-3 ; CCL 24A, 465-467
“Andate ad annunziare ai miei fratelli che ... mi vedranno”
L'angelo aveva detto alle donne : « Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. » (Mt 28,7) Così dicendo, l'angelo non si rivolgeva a Maria Maddalena e all'altra Maria, ma, in queste due donne, inviava la Chiesa in missione, è la Sposa che l'angelo inviava verso lo Sposo.
Mentre quelle vanno, il Signore va loro incontro e le saluta con queste parole : « Salve, rallegratevi » (greco)... Aveva detto ai discepoli : «Non salutate nessuno lungo la strada» (Lc 10,4) ; come mai sulla strada corre incontro a queste donne e le saluta con tale gioia ? Non aspetta di essere riconosciuto, non cerca di essere identificato, non si lascia interrogare, ma si affretta con slancio verso questo incontro... Ecco cosa fa la potenza dell'amore ; è più forte di tutto, supera tutto. Salutando la Chiesa, Cristo saluta se stesso, poiché l'ha fatta sua, ella è diventata sua carne, suo corpo, come afferma l'apostolo Paolo: “Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa” (Col 1,18). Sì, è proprio la Chiesa nella sua pienezza che queste due donne personificano...
Trova queste donne già arrivate alla maturità della fede: hanno vinto la loro debolezza e si affrettano verso il mistero, cercano il Signore con tutto il fervore della loro fede. Ecco perché meritano il dono del Signore che va loro incontro dicendo: “Salve, rallegratevi”. Non solo si lascia da loro toccare, ma possedere secondo la misura del loro amore... Queste donne sono, nella Chiesa, modelli di chi porta la Buona Novella.
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