Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 1 ottobre 2013 (festa di Santa Teresa del Gesù Bambino)


Antifona d'ingresso

Il Signore la protesse e ne ebbe cura,
la tenne cara come la pupilla dei suoi occhi;
come un’aquila la prese e la portò sulle sue ali:
solo il Signore fu la sua guida. (cf. Dt 32,10-12)


Libro di Zaccaria 8,20-23.


Dice il Signore degli eserciti: "Anche popoli e abitanti di numerose città si raduneranno
e si diranno l'un l'altro: Su, andiamo a supplicare il Signore, a trovare il Signore degli eserciti; ci vado anch'io.
Così popoli numerosi e nazioni potenti verranno a Gerusalemme a consultare il Signore degli eserciti e a supplicare il Signore".
Dice il Signore degli eserciti: "In quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per il lembo del mantello e gli diranno: Vogliamo venire con voi, perché abbiamo compreso che Dio è con voi".

Salmi 87(86),1-3.4-5.6-7.

Dei figli di Core. Salmo. Canto.
Le sue fondamenta sono sui monti santi;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose stupende,
città di Dio.
Ricorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono;
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia:
tutti là sono nati.

Si dirà di Sion: "L'uno e l'altro è nato in essa
e l'Altissimo la tiene salda".
Il Signore scriverà nel libro dei popoli:
"Là costui è nato".

E danzando canteranno:
"Sono in te tutte le mie sorgenti".

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,51-56.

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui Gesù sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme
e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui.
Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
Ma Gesù si voltò e li rimproverò.
E si avviarono verso un altro villaggio. 

Meditazione del giorno
Monaci Benedettini Silvestrini  
Vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?

Nonostante il cordiale disprezzo reciproco tra gli abitanti della Samaria e quelli di Gerusalemme e della Giudea, Luca ci fa capire che l'ammonimento del vangelo è la mitezza, la pazienza, che non si sostituisce a Dio giudicando e condannando. Invocare il fuoco e la consumazione è spontaneo, ma non è secondo lo Spirito di Cristo. Del resto, siamo tutti quanti oggetto dell'infinita bontà di Dio. Ai nostri giorni sono frequenti le occasioni che ci vorrebbero indurre al disprezzo e alla condanna di tante persone che non la pensano come noi, offendono la nostra sensibilità umana e religiosa, ci appaiono o sono realmente contrari a noi e a Cristo. Lo stesso Signore ci invita ad accogliere tutti e a tutti offrire la testimonianza della fede e delle opere nella carità e non nel furore o nel falso zelo.

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