Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 7 dicembre 2013


Antifona d'ingresso

I saggi rifulgeranno
come lo splendore del firmamento;
coloro che insegneranno a molti la giustizia
brilleranno come stelle per sempre. (Dn 12,3)
 
 
 Libro di Isaia 30,19-21.23-26.
Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta.
Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro,
i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: "Questa è la strada, percorretela", caso mai andiate a destra o a sinistra.
Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.
I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio.
Su ogni monte e su ogni colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri.
La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.

Salmi 147(146),1-2.3-4.5-6.
Alleluia.
Lodate il Signore: è bello cantare al nostro Dio,
dolce è lodarlo come a lui conviene.
Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d'Israele.

Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite;
egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.

Grande è il Signore, onnipotente,
la sua sapienza non ha confini.
Il Signore sostiene gli umili
ma abbassa fino a terra gli empi.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,35-38.10,1.6-8.

Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità.
Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Meditazione del giorno
Monaci Benedettini Silvestrini 

 Beati coloro che aspettano il Signore

È la nostra beatitudine se siamo in fervente attesa del Natale! "Popolo di Sìon che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: «Questa è la strada, percorretela»". Isaia parla a ciascuno di noi: egli vede e legge la storia dei suoi tempi, ma evidentemente si riferisce con sorprendente attualità anche alla nostra storia e persino ai tempi, alle calamità che ci stanno colpendo e al tempo liturgico che stiamo vivendo. Ci invita, nonostante le tribolazioni, a smettere l'abito di lutto, a far cessare il pianto, ad alimentare di cristiana certezza le nostre suppliche, perché Colui che è nostro maestro, l'Onnipotente Signore, la fonte della divina Sapienza, tende benevolmente il suo orecchio alle nostre preghiere, ci illumina con la sua dottrina divina e soprattutto nascendo da Maria si rende visibile ai nostri occhi: il Verbo si fa carne. Siamo invitati a percorrere la "strada" che conduce al presepio per trovare il Bambino che è nato, la Via che ci riconduce al Padre. Passiamo dalla strada alla Via! Ed ecco pronta la risposta del Signore Gesù: lo vediamo nelle nostre strade: "Andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità". Il Messia inizia la sua missione: illumina con la sua Parola e guarisce con la sua divina potenza. "Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore". Lo sguardo del Signore, pare, ora s'immerga nella secolare storia della sua Chiesa, la sua messe, la sua vigna, il suo gregge e si muove a compassione; accende e fa ardere più intensa la fiamma del suo amore per noi. Ci invita ad essere partecipi della sua ansia, del suo patire per noi e ci sollecita a pregare affinché siano tanti e santi i pastori del nuovo gregge, che sappiano essere i continuatori della sua opera e i testimoni credibili del suo Vangelo. 
 
 
  

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