Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 10 gennaio 2014


Antifona d'ingresso
In principio prima del tempo
il Verbo era Dio;
ed egli si degnò di nascere
Salvatore del mondo. (cf. Gv 1,1)



Prima lettera di san Giovanni apostolo 4,19-21.5,1-4.
Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo.
Se uno dicesse: "Io amo Dio", e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.
Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello.
Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
Da questo conosciamo di amare i figli di Dio: se amiamo Dio e ne osserviamo i comandamenti,
perché in questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede.

Salmo 71
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Li riscatti dalla violenza e dal sopruso,
sia prezioso ai suoi occhi il loro sangue.
Si preghi sempre per lui,
sia benedetto ogni giorno.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 4,14-22a.

Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione.
Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.
Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.
Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi,
e predicare un anno di grazia del Signore.
Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui.
Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».
Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». 

Meditazione del giorno
 Monaci Benedettini Silvestrini  

 Lo Spirito del Signore è sopra di me

Mentre Giovani nella sua prima lettera continua il suo discorso sull'amore di Dio e del prossimo e sulla necessità di riconoscere Gesù come Figlio di Dio con vera fede e osservare i suoi comandamenti, il brano del vangelo di Luca ci spinge a seguire Gesù nella sua predicazione itinerante fino a giungere a Nazaret, nella cittadina dove era cresciuto. E' sabato - entra nella sinagoga e si alza a leggere il testo di Isaia: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista, per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore." Possiamo immaginare la meraviglia dei suoi concittadini quando egli afferma: "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi." Vale a dire: Dinanzi a voi è il personaggio preannunciato da Isaia: qui c'è il Messia. Questa rivelazione avrebbe dovuto riempire di gioia i suoi conoscenti e amici di Nazaret... invece suscita reazioni di contrasto, fino a progettare atti delittuosi... Si sentono umiliati dal quel presuntuoso che vorrebbe dettare lezioni... E chi crede di essere?... Così l'annunzio cade nel vuoto. Corriamo anche noi il pericolo di vanificare tante occasioni di grazia, chiusi nei nostri pregiudizi. Diamo per scontato di conoscere tutto, di non dover apprendere nulla né dal papa né dai vescovi o sacerdoti... Se andiamo a Messa, stiamo bene attenti di non entrare in chiesa prima o durante la predica... tanto, già sappiamo quello che dirà il prete... Così, i nostri fedeli rimangono eterni bambini, fanciulli di prima Comunione, in fatto di fede, rifiutando stoltamente ogni occasione di conoscere e di maturare...


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